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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Mercato etnico, Sospiri: "Si vuole far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta"

Duro comunicato stampa del capogruppo regionale di Forza Italia dopo la mobilitazione attuata questa mattina contro il mercato "fintamente etnico" che dovrebbe essere realizzato dal Comune di Pescara dentro un tunnel ferroviario

Il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, ha diramato una nota dopo la mobilitazione attuata questa mattina contro il mercato "fintamente etnico" che dovrebbe essere realizzato dal Comune di Pescara dentro un tunnel ferroviario.

Oggi, a presidiare la zona insieme a Sospiri, c’erano i consiglieri comunali Marcello Antonelli, Fabrizio Rapposelli, Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore, il Coordinatore di Montesilvano per Fratelli d’Italia Marco Forconi e il Coordinatore provinciale Stefano Cardelli, nonche' gli ex consiglieri Alessio Di Pasquale e Benedetto Gasbarro. Tutti 'armati' di un maxistriscione con su scritto: ‘Mercatino: non è etnico, è illegale. No a 250mila euro dei pescaresi’.

“Un vero blitz quello programmato dal sindaco per questa mattina, con l’arrivo dell’impresa che alla chetichella, senza dire nulla alla città, avrebbe dovuto prendere possesso dell’area di cantiere - dice Sospiri - Peccato che proprio la sordina applicata alla procedura abbia giocato un brutto scherzo al primo cittadino: gli uffici hanno dimenticato di fare le ordinanze di divieto di sosta e la ditta, stamane, dinanzi alla transenna di chiusura del tunnel ha trovato, oltre al Presidio del centrodestra, anche decine di auto regolarmente parcheggiate e legalmente inamovibili. Tradotto: i camion hanno fatto marcia indietro e l’avvio dei lavori dovrà essere riprogrammato”.

Già domani mattina si prevedono nuove proteste, in quanto Sospiri ha annunciato un "presidio fisso contro un’opera inutile, pericolosa e che danneggia i pescaresi. Cercheremo di opporci all’opera auspicando anche la discesa in campo dei commercianti e dei semplici cittadini". Il centrodestra, compatto, dice no al mercatino "fintamente etnico" per una ragione precisa:

“La giunta Alessandrini tenta di far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta, ovvero un mercatino che per anni ha spadroneggiato sulle aree di risulta, un mercatino abusivo, che ha favorito situazioni di marcata e acclarata illegalità con la vendita di merce contraffatta, come hanno certificato le Forze dell’Ordine, Gdf in testa, imponendo al Comune di sgomberare l’area”.

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