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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Caramanico terme

Massi caduti sulla statale 487 a Caramanico, D'Alfonso presenta un’interrogazione per la messa in sicurezza della strada

Il deputato Dem evidenzia inoltre che “l’interruzione della galleria, chiusa dal giorno del distacco del masso, sta causando disagi ai residenti di Sant’Eufemia a Majella e Caramanico Terme”

Il deputato Pd Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione Abruzzo, ha presentato un’interrogazione ai ministri delle infrastrutture e della protezione civile per sapere se intendano adottare iniziative mirate "alla definitiva messa in sicurezza del versante che affaccia sulla galleria della SS 487, nel tratto sottostante il colle La Civita, nel Comune di Caramanico Terme". La vicenda risale a quasi due anni fa: l’8 giugno 2021, nei pressi dell’ingresso della galleria che conduce a Sant’Eufemia a Majella, si era staccato un masso dal colle sovrastante, e un evento simile, con un masso di dimensioni molto più grandi, si era verificato anche in precedenza, più precisamente nel novembre 2012.

L’Anas aveva così disposto la chiusura della statale in entrambe le direzioni di marcia, tra il km 19+000 e il km 20+700, mentre il 7 luglio 2021 il servizio difesa del suolo della Regione aveva autorizzato l’intervento di somma urgenza a tutela della pubblica incolumità: il progetto per la realizzazione di lavori ai piedi del versante La Civita lungo la direttrice di scivolamento del masso ha optato per la realizzazione di un paramassi, e lo scorso 25 novembre il Genio Civile ha comunicato che i lavori di realizzazione della barriera in terre armate “sono stati completamente ultimati nel tratto interessato dallo scivolamento del blocco lapideo”, specificando però che “gli interventi posti in essere non sono da intendersi completamente risolutivi delle problematiche in essere, a causa della vastità del versante interessato dai distacchi e degli imponderabili cinematismi che si possono ingenerare in futuro, ma sono da intendersi comunque idonei a eliminare le situazioni di immediato pericolo più frequente nel tratto di intervento”.

D'Alfonso fa notare che “da notizie assunte a tutt’oggi è indefinita la specifica competenza riguardante il soggetto deputato all’esecuzione dell’intervento risolutivo del problema. Peraltro non c’è stato l’inserimento dell’intervento nei programmi di finanziamento regionali e nazionali, nonostante il Comune di Caramanico non solo disponga già da tempo della progettazione esecutiva (costata 108.000 euro) ma abbia di recente affidato il servizio tecnico di una seconda progettazione per un ulteriore costo di 200.000 euro, mentre risulta ancora incerta la definizione di un adeguato sistema di monitoraggio dell’area”.

L'esponente Dem evidenzia infine che “l’interruzione della galleria, chiusa dal giorno del distacco del masso, sta causando disagi ai residenti di Sant’Eufemia a Majella e Caramanico Terme, in considerazione dello stato di dissesto del manto stradale di collegamento alternativo tra le due località, e danni all’economia derivante dal turismo verde di cui le due cittadine dell’alta Val Pescara sono poli attrattori”.

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