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Marsilio sull'emergenza Coronavirus: "Impossibile fare i tamponi a tappeto". Tutti i numeri su terapie intensive e posti letto

Il presidente della Regione, intervenuto durante una trasmissione televisiva, chiarisce alcuni aspetti riguardanti i tamponi ed i posti disponibili in terapia intensiva

I tamponi a tappeto su tutti i cittadini sono materialmente impossibili. Il presidente della Regione Marsilio è intervenuto durante una trasmissione televisiva facendo chiarezza su alcuni punti in merito all'emergenza Coronavirus ed alla gestione dal punto di vista sanitario del contagio e dei pazienti.

Marsilio ha dichiarato che con le capacità di oggi, ci vorrebbero quattro o cinque anni per sottoporre al test tutti gli abruzzesi, considerando che anche facendoli a categorie a rischio ci vorrebbero mesi, a discapito dei malati. Il problema fondamentale, ha spiegato il governatore, è nella disponibilità dei materiali ed in particolare dei reagenti che fra l'altro iniziano a scarseggiare in tutta Italia e non solo. Qualche giorno fa il laboratorio di riferimento regionale di Pescara, infatti, ha praticamente azzerato la propria capacità di analisi proprio per la mancanza di reagenti.

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Il presidente della Regione ha fatto anche il punto sulla questione delle terapie intensive, ricordando i problemi riscontrati nella fornitura diretta da parte della protezione civile nazionale, con l'Abruzzo che fin da subito si è mosso autonomamente per reperire i macchinari. Marsilio ha ricordato che all'inizio dell'emergenza in Abruzzo si contavano 70 terapie intensive generaliste nelle quattro asl regionali, con la richiesta da parte della protezione civile e del ministero della salute di potenziarle del 50%, un numero che si è dimostrato insufficiente e che la nostra Regione ha abbondantemente superato.

"Ne abbiamo attivati altri 47 di posti di rianimazione, dei 70 iniziali 6 avevano l'isolamento e ne sono stati attivati altri 4. Isolamento a pressione negativa ne avevamo uno solo, ne abbiamo attivati altri 13. I posti letto in malattie infettive con isolamento semplice erano 8, ne abbiamo aggiunti 144. I posti in isolamento a pressione negativa erano 60, ne abbiamo aggiunti altri 35. Sub intensiva non avevamo posti, ne abbiamo attivato uno. Di pneumologia da 36 attivati altri 48, medicina 322 posti letti ne abbiamo aggiunti altri 172"

Marsilio infine torna a lanciare un appello ad anestetisti, rianimatori e medici in pensione affinchè tornirno in servizio:

"Anche se ci consegnassero oggi tutti i respiratori richiesti, non avremmo le risorse umane per gestirli. Per questo chiedo nuovamente ai medici specialisti di questi settori già in pensione, di compiere un gesto di grande coraggio tornando in corsia".

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