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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Autonomia differenziata, il presidente Marsilio contro il collega campano De Luca: "Un satrapo arrogante"

Con una lettera sottoscritta da altri 12 governatori al presidente della conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, Marsilio ha chiesto formalmente di stigmatizzare il suo comportamento definendo insulti quelli rivolti da De Luca alla Meloni e il ministro Fitto in occasione della manifestazione contro l'autonomia differenziata

“De Luca insulta e minaccia perché non sono stati sbloccati ancora i fondi di coesione e sviluppo in Campania, ma è normale che si inizi a sbloccarli un anno dopo l'insediamento del governo. Tutte le regioni adesso stanno firmando gli accordi di coesione, tranne la Campania. De Luca evidentemente si rifiuta di presentare progetti e cronoprogrammi. Pensano di essere un Stato indipendente, che deve avere i soldi senza rendere conto a nessuno. È un atteggiamento da satrapo arrogante. Questo è il senso del 'lavorate' di Meloni. In ogni caso, non mi sembra ci possano essere scuse per le parole di De Luca”.

Con queste parola il presidente della Regione Marco Marsilio ha commentato sulle colonne de La Stampa il perché della lettera inviata da lui e altri 12 colleghi al presidente della conferenza delle Regioni Massimo Fedigra per chiedere formalmente di censurare le parole pronunciate dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in occasione della manifestazione contro l'autonomia e per lo sblocco dei fondi sviluppo. Parole con cui, si sostiene, avrebbe insultato il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto.

De Luca, prosegue Marsilio, “si permette di dire di tutto solo perché ormai fa ridere, è divertente, un personaggio. Non è sostenibile”. Le Regioni però chiedono “educazione. Siamo stanchi del fatto che questo soggetto continui a trasformare il confronto istituzionale in scenette da cabaret. Sta diventando l'imitazione dell'imitazione di Crozza. È ora che torni a esprimere le sue posizioni di critica, anche dura, avendo rispetto per le persone e per le istituzioni che quelle persone rappresentano”.

“Non è la prima volta che usa certi termini – continua Marsilio -, in alcune riunioni interne della Conferenza delle Regioni si era espresso in quel modo. Prendeva di mira il ministro Fitto, in particolare. E qualcuno lo aveva dovuto rimettere al suo posto”. Una vera e proprio mozione di censura che il presidente della Regione Abruzzo auspica venga sostenta anche dai governatori del Pd. “Mi sembrerebbe opportuno, anche se non ho ancora visto una presa di distanza forte da parte dei vertici del Partito democratico”, conclude.

A firmare la lettera oltre a marsilio sono stati Vito Bardi, Roberto Occhiuto, Francesco Rocca, Giovanni Toti, Attilio Fontana, Francesco Roberti, Alberto Cirio, Christian Solinas, Renato Schifani, Donatella Tesei, Luca Zaia e Maurizio Fugatti. Con la lettera chidono quindi a Fedriga di inserire all'ordine del giorno della prossima riunione della conferenza delle Regioni un punto specifico per censurare il comportamento di De Luca. “Un reale confronto politico – ha scritto Marsilio nella lettera - non deve mai travalicare gli elementari principi di correttezza istituzionale che sono alla base del nostro ordinamento”.

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