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La Provincia scrive ai dirigenti scolastici: impossibile continuare a pagare gli affitti e scoppia la polemica

A pubblicare la lettera con cui l'ente fa sapere che non potrà sostenere i costi di altri immobili per ospitare gli studenti anche in vista di un numero crescente con le nuove iscrizione chiedendo ai dirigenti scolastici di trovare soluzioni, è la vicesegretaria del Pd Leila Kechoud: "È come dire arrangiatevi andando contro il diritto allo studio. Ennesima prova di sciatteria politico-amministrativa"

Egregi dirigenti, come ben noto la situazione finanziaria dell'amministrazione scrivente da diversi anni è in sofferenza soprattutto per quanto riguarda le risorse deputate alla logistica scolastica. La Provincia di Pescara per l'anno scolastico 2024-2025, in altre parole, non può assolutamente più sottoscrivere contratto d'affitto di immobili destinati all'edilizia scolastica, così come avvenuto per l'anno scolastico corrente. Alla luce di quanto sopra esposto, si invitano i dirigenti in indirizzo, qualora il numero degli studenti iscritti abbia subito un incremento, a ipotizzare soluzioni organizzative e didattiche alternative da porre in essere in previsione dell'avvio dell'anno scolastico 2024-2025. In tal caso, i medesimi dirigenti, sono pregati di informare immediatamente le famiglie degli studenti, soprattutto quelle dei nuovi iscritti in quanto le eventuali soluzioni organizzative e didattiche alternative potrebbero incidere profondamente sulla scelta dell'istituto”.

Questo quanto si legge in una lettera a firma del presidente della Provincia Ottavio De Martinis che sarebbe stata inviata ai dirigenti scolastici del Pescarese e pubblicata sulla sua pagina facebook dall'esponente del Pd Leila Kechoud che la sintetizza così: “arrangiatevi e vedetevela voi con le famiglie”.

Per la vicesegretaria del Partito democratico un atto grave e l'ennesima prova di “sciatteria di condotta politico-amministrativa” afferma contattata da IlPescara, dopo quanto avvenuto con l'accorpamento scolastico altro tema su cui tante sono state le polemiche per quella delibera di giunta che non ha incluso la provincia di Teramo chiedendo a quella del capoluogo adriatico due accorpamenti con quello previsto in città (comprensivo 1 e comprensivo 7) finito in un ricorso al Tar fatto dal Comune.

Una lettera che nel suo significato “non può essere ignorata”, scrive ancora sul suo profilo social Kechoud. “Questo, partendo dall’assunto che chi si candida alla gestione della res publica, non può riversare sui cittadini o sui dirigenti scolastici, già impegnati in un ruolo sempre più complicato, le proprie responsabilità assunte davanti agli elettori”.

“Ora alla luce da quanto dichiarato dalla Provincia, dovranno anche 'inventarsi' spazi o rifiutare iscrizioni andando contro ogni principio di diritto allo studio”, denuncia l'esponente dem “ Come Partito Democratico, denunciamo da tempo le scelte scellerate sulla scuola di queste amministrazioni provinciali di destra, a partire della demolizione del liceo Marconi di Pescara, confortati anche dai rilievi formulati dall'Anac”, rimarca. “Un’opera ancora incompleta di cui non si vede la fine e che ha comportato spese di affitto per spazi scolastici in sostituzione di quelli demoliti, che hanno superato abbondantemente il milione di euro”.

“Dopo la delibera di dimensionamento scolastico provinciale e la cancellazione, de facto, dell’istituto comprensivo 1 di Pescara – conclude Kechoud -, ecco un altro atto di leggerezza politica di cui non avevamo bisogno”.

La lettera pubblicata sul profilo social da Leila Kechoud (Pd)

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