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Mascia e gli assessori Pdl scrivono a Berlusconi: "Facciamo chiarezza o andiamo via"

Bufera nel Pdl pescarese. Il sindaco Mascia e gli assessori Pdl hanno scritto ai vertici del partito e a Berlusconi chiedendo un chiarimento sulla linea politica in Abruzzo. Nel mirino il rapporto fra Piccone e D'Alfonso

Il sindaco di Pescara Mascia e gli assessori comunali Pdl (Panzino, Antonelli, Del Trecco, Filippello, Cerolini, Renzetti, Ricotta e Seccia), rompono gli indugi e decidono di scrivere ai vertici nazionali del partito ed allo stesso presidente Berlusconi, per chiedere un intervento immediato per chiarire la situazione politica e soprattutto le strategie politiche del partito in Abruzzo, alla luce delle ultime vicende riguardanti in particolare il senatore Piccone, coordinatore regionale Pdl, ed il rapporto con l'ex sindaco Luciano D'Alfonso.

Proprio la figura di D'Alfonso e la partecipazione attiva di Piccone all'incontro del 29 gennaio che si è tenuto a Celano e l'assenza invece dello stesso Piccone all'incontro con Gasparri che si è tenuto a Pescara hanno scatenato l'ira del primo cittadino pescarese e della parte di Giunta targata Pdl.

"II senatore Piccone, da sindaco, ha accolto D'Alfonso, partecipando molto attivamente all'incontro, ancorchè febbricitante, insieme al Presidente della Provincia Antonio Del Corvo e al Coordinatore Provinciale de L'Aquila Massimo Verrecchia, personaggi politici molto vicini allo stesso Piccone." si legge nella lettera "Piccone,  ha esplicitamente salutato la presenza di Luciano D'Alfonso 'come un ritorno gradito e di qualità' e segnale di una nuova politica! Intervento ancor più politicamente devastante, solo considerando che, il giorno prima a Pescara, il Coordinatore regionale non aveva partecipato a un incontro organizzato dal Pdl, alla presenza del Presidente Gasparri".

Mascia  e gli assessori sottolineano la battaglia politica condotta a Pescara contro la politica dell'ex sindaco D'Alfonso, e parlano di "delusione e  indignazione contro un'umiliazione gratuita e ostentata", annunciando la restituzione della tessera del partito qualora non ci sia il ripristino di una linea politica chiara del Pdl.

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