Equo compenso, in consiglio regionale la presentazione di una legge
Obiettivo che verrà perseguito garantendo loro certezza dei pagamenti, secondo un tariffario individuato con gli Ordini professionali, e lotta all’evasione
Sarà presentata nel consiglio regionale di domani, martedì 18 giugno, la legge sull'Equo Compenso che intende tutelare i liberi professionisti, architetti, ingegneri, avvocati, commercialisti, geologi.
Obiettivo che verrà perseguito garantendo loro certezza dei pagamenti, secondo un tariffario individuato con gli Ordini professionali, e lotta all’evasione.
Con l'entrata in vigore della nuova norma un architetto o un ingegnere che andranno in un Comune a ritirare una concessione edilizia, prima di chiudere l’iter dovranno presentare l’autocertificazione che attesti l’avvenuto pagamento della prestazione professionale da parte del privato.
A farlo sapere sono il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e il presidente della Terza Commissione, Emiliano Di Matteo, primi due firmatari della legge. Fatta la legge, ora gli uffici andranno a stilare un disciplinare che, in modo specifico, dovrà calare il provvedimento coprendo ogni tipo di casistica.
«La legge "Disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali e di equo compenso" nasce dalla fusione della proposta della maggioranza, di quella del capogruppo Marcozzi e del consigliere Smargiassi, e la terza del Pd, e li ringrazio tutti», dice il presidente Sospiri, «facendo prevalere la sensatezza, abbiamo deciso di raccogliere gli elementi migliori e confezionare una legge che veramente riesca a tutelare i liberi professionisti e di fatto oggi siamo la seconda Regione dopo il Lazio a portare avanti tale norma che, sono convinto, verrà ripresa anche dal Governo nazionale divenendo una Legge Quadro che è giusta perché il libero professionista oggi non ha alcuna clausola di tutela a fronte di una contrazione della propria attività».
«Siamo estremamente soddisfatti», sottolinea Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle, «di essere riusciti a portare in consiglio regionale il progetto di legge in materia di tutela di prestazioni professionali e di equo compenso. Un risultato ottenuto grazie all’impegno del M5S che da tempo lavora con i portatori di interesse. Abbiamo ascoltato le istanze col fine di poter scrivere una legge che tenesse in considerazione le loro esigenze. Il testo che approda in Aula è frutto dell’accorpamento dei progetti a firma Marcozzi, Smargiassi e Sospiri. Contrariamente a quanto avvenuto per i cinque anni precedenti, è stato possibile instaurare un percorso comune con la maggioranza per arrivare alla redazione del miglior testo possibile».