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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il consigliere comunale di Popoli Lattanzio scrive al ministro Speranza: "Riaprire tutti i piccoli ospedali per l'emergenza Covid"

Il consigliere chiede l'abolizione del decreto Lorenzin per potenziare il sistema sanitario regionale con la seconda ondata di Covid

Riaprire tutti gli ospedali minori d'Abruzzo per fronteggiare al meglio la seconda ondata di Coronavirus. L'appello arriva dal consigliere comunale di Popoli Lattanzio che ha scritto al ministro Speranza per chiedere di abolire il decreto Lorenzin e ripristinare i posti letto cancellati.

Un'esigenza che oggi diventa imprescindibile vista la seconda forte ondata di contagi che sta interessando anche la nostra Regione. I piccoli centri hanno infatti bisogno di tutti gli operatori sanitari attivi e pronti ad affrontare i ricoveri e gestire tutti i pazienti, e per questo Lattanzio chiede che venga fatta partire una campagna per convincere il governo a cancellare quel decreto che di fatto ha fortemente penalizzato i piccoli ospedali:

Lo stesso Ministro Speranza continua a premere su una sanità pubblica in ginocchio per gli sforzi alla quale è sottoposta dalla seconda ondata della pandemia. Ci sono alcuni esponenti nazionali che chiedono di accedere al Recovery Found, chi al Mes, ma non c’è nessuno che si impegni per cancellare la mannaia che ancora incombe sulla sanità pubblica, il Decreto Lorenzin che ha falcidiato la sanità pubblica con la riduzione dei posti letto, la chiusura dei piccoli ospedali e lo smantellamento di interi reparti, dai Pronto soccorso alle chirurgie.

Una mannaia che non ha risparmiato neanche l’Abruzzo dove però almeno la coalizione di centrodestra è riuscita, in qualche modo, ad arginare l’avanzata degli effetti del Decreto, riuscendo a mantenere aperti almeno alcuni ospedali, come Penne e Popoli, pur perdendo delle professionalità.

Il consigliere ricorda come la prima ondata della pandemia abbia dimostrato quanto sia cruciale la presenza di quei presidi ospedalieri nell'entroterra, per far sottoporre a cure urgenti i pazienti delle aree interne extra Covid. Inoltre, gli spazi a disposizione avrebbero permesso anche una migliore gestione dei tamponi evitando i problemi registrati a Pescara negli ultimi giorni.

Il Governo dia immediatamente un segnale forte abrogando lo sciagurato Decreto Lorenzin, i cittadini italiani che vivono nelle zone interne devono avere le stesse possibilità di cura e di soccorso di coloro che vivono in città, non possono essere trattati come utenti di serie B e non certo per cattiva volontà dei medici o della politica locale, ma per colpa di una scelta di Governo
sbagliata, ormai vecchia, che li ha privati del diritto di accesso fisico alle cure

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