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Giunta provinciale, Pescara Futura chiude la porta

Nessun accordo, almeno per ora, fra il partito di Masci "Pescara Futura/Rialzati Abruzzo" e la nuova Giunta provinciale di Guerino Testa. Resta vuota l'ottava poltrona a Palazzo dei Marmi. Non si esclude un possibile azzeramento dell'esecutivo

Non c'è pace per Guerino Testa e la sua nuova Giunta provinciale. All'indomani dell'ufficializzazione dei sette assessori che dovrebbero comporre il nuovo esecutivo pescarese, il partito di Carlo Masci "Pescara Futura/Rialzati Abruzzo" chiude la porta al presidente del PdL, rifiutando l'ottava poltrona messa a disposizione.

Non ci stanno quindi gli uomini di Masci a ricevere un solo assessorato, a fronte dei due richiesti, ma soprattutto contestano le scelte fatte da Testa, che non avrebbe rispettato il criterio di territorialità, lasciando senza un rappresentante intere zone della Provincia di Pescara.

I neo consiglieri De Luca, Cola e Ruggieri contestano anche il fatto che tutte le nomine interne sono del PdL; una situazione delicata per il Presidente che non potrà certo rinunciare al sostegno della lista civica di Masci, fondamentale per la vittoria al primo turno.

Lo stesso Masci si è chiamato fuori da queste divergenze, dichiarando che i tre consiglieri in Provincia hanno piena autonomia nelle decisioni.

Testa, da parte sua, fa sapere che intende incontrare i consiglieri di Pescara Futura per trovare un accordo, anche se non esclude la possibilità estrema di azzerare la Giunta.
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