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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Diodati si sospende dal Pd: "Ho assistito allo sgretolarsi del senso di comunità"

Da quando era stato defenestrato dal ruolo di assessore, Giuliano Diodati era entrato in polemica con il Partito Democratico, assumendo spesso posizioni critiche. E ora, dopo alcuni mesi, è arrivata la decisione

Da quando era stato defenestrato dal ruolo di assessore, Giuliano Diodati era entrato in polemica con il Pd, assumendo spesso posizioni critiche nei riguardi del suo partito. E ora, dopo alcuni mesi, è arrivata la decisione: "Ho deciso di sospendermi dal Partito Democratico", dichiara Diodati, che ha inviato una lettera aperta al segretario regionale Marco Rapino, al segretario provinciale Enisio Tocco e al segretario cittadino Moreno Di Pietrantonio.

"Ho assistito allo sgretolarsi dei principi democratici, del senso di comunità, appartenenza e coesione che dovrebbero essere le fondamenta di una qualsiasi organizzazione che si pone come obiettivo il bene comune - scrive Diodati - Vani i miei tentativi di far comprendere quanto tutto questo avrebbe portato il partito ad allontanarsi dalla sua base, dai cittadini, sempre più smarriti e amareggiati. Ho servito questo partito dai banchi dell’opposizione, credendo nello spirito di gruppo. Ho contribuito a far tornare il PD al governo di questa città, convinto che avrebbe fatto la differenza. Ho assolto al mio ruolo di assessore cercando sempre il confronto, ascoltando le ragioni di ognuno, affinché le varie problematiche venissero affrontate e risolte con spirito costruttivo".

L'ex assessore non ha dubbi e, al riguardo, fa una tirata di orecchie ai suoi ormai ex compagni di partito:

"Quando si governa si hanno delle responsabilità dalle quali non si può prescindere. Quando si ricopre un ruolo elettivo lo si fa perché ti hanno dato fiducia e quella fiducia non va mai tradita, il mio imbarazzo davanti a coloro i quali avevano espresso fiducia a me e di conseguenza a questo partito. Un partito è fatto di tante persone, nasce e vive di collegialità, guidato da principi comuni e obiettivi condivisi. Quando tutto questo viene meno  si accetta una gestione padronale che nulla ha a che fare con la leadership. Un leader alla guida di un partito ha la funzione di guidare! Un leader apprezza e incoraggia  il lavoro del gruppo. Non impone, ascolta; non è arrogante ma umile. Quanto scritto in coerenza con i miei principi a chiarimento del venir meno delle ragioni della mia permanenza in un partito così gestito". 

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