Giornata della Memoria, l'attacco della Marchegiani (PD): "Dal Comune solo un manifesto"
Il consigliere comunale PD Marchegiani attacca il Comune in merito alla giornata della memoria per non aver organizzato alcun evento o cerimonia
Nel 2000 il Parlamento italiano ha aderito alla proposta internazionale di istituire il “Giorno della Memoria”, fissando al 27 gennaio – giorno della liberazione di Auschwitz – il momento della commemorazione di tutte le vittime del nazismo e del fascismo: ebrei, omosessuali, disabili, zingari, dissidenti politici.
Un crimine che ha riguardato l’umanità tutta.
Oggi quasi tutti i testimoni stanno scomparendo, e a maggior ragione questo giorno si riempie di senso.
Dedicare almeno un giorno dell’anno al ricordo degli orrori comessi 70 anni fa è doveroso.
Il 27 gennaio è il giorno delle tante, infinite domande, dei tanti perché, è il giorno necessario per la vita di tutti noi.
Ogni città, ogni paese, ricorda questa data; ma a Pescara il nulla.
Non un’iniziativa culturale dell’Assessora Porcaro.
Ad esempio, avrebbe potuto, l’Assessora, a costo zero, organizzare, nel teatro Michetti, provvisto di tutte le attrezzature necessarie per la proiezione di film, una rassegna di capolavori (da “Schindlers list”, a “La vita è bella”, “Train de vie”) rivolta alle scuole della città. Qualunque altra iniziativa, anche la più banale, anche la più retorica, sarebbe stata valida per mantenere vivo il ricordo di quei morti che, cantando preghiere, entrarono nelle camere a gas.
I ragazzi di oggi, disorientati anche da un preoccupante e dilagante negazionismo della Shoah hanno bisogno di questa giornata.
Purtroppo, non una parola, tranne un manifesto, è stata pronunciata dal primo cittadino su un tema storicamente e culturalmente così rilevante, sopratutto in un periodo come quello che stanno attreversando l'Italia e l'Europa, per stigmatizzare l'importanza della memoria intesa come impegno necessario a fornire ai più giovani gli strumenti per capire.
La Consigliera
Paola Marchegiani