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Foschi lancia l’allarme: “Nuovi sversamenti nel fiume e nel mare”

Duro comunicato stampa dell’esponente dell’associazione ‘Pescara Mi piace’, che attacca Marco Alessandrini: “Ci sono stati effetti drammatici che il sindaco non ritiene necessario, evidentemente, comunicare ai pescaresi”

“Durante la serata di maltempo del 19 settembre scorso migliaia di litri di liquami si sono sversati nel fiume e nel mare di Pescara, non solo dall’impianto di sollevamento B0 della Madonnina, ma da tutti gli impianti della città che hanno smesso di convogliare i reflui nel depuratore, per vomitarli direttamente nel fiume. Dopo la conferma dei filmati girati personalmente, sono arrivate anche le prove cartacee inerenti gli sversamenti, comunicati dalla società che gestisce il depuratore, al sindaco Alessandrini, alla Regione Abruzzo e all’Arta. E sono dati da fare spavento, certificando anche cinque ore di sversamenti continuativi, che avrebbero imposto, e non suggerito, l’esecuzione di campionamenti straordinari per verificare il loro impatto sulle acque. A fronte del vergognoso silenzio del sindaco Alessandrini, sarà premura della nostra Associazione interpellare, a questo punto, altre Autorità di Polizia competenti in materia per consentire ai pescaresi di avere un’idea chiara della situazione ambientale del nostro fiume e del mare”.

Lo ha detto Armando Foschi, membro della Associazione ‘Pescara Mi piace’, che oggi è venuto in possesso delle carte inerenti l’emergenza ambientale dello scorso 19 settembre.

La realtà è peggiore di quanto avessimo immaginato – ha sottolineato Foschi – Martedì 19 settembre Pescara è stata colpita dalla prima ondata di maltempo di fine estate: quella sera, dinanzi alla pioggia, sono stati spenti tutti gli impianti di sollevamento della città, riversando nel fiume e nel mare migliaia di litri di acque reflue, non depurate, da tutti gli sfiori della città. I certificati prodotti nel merito al sindaco Alessandrini dalla società che gestisce il depuratore e gli impianti dice che – ha proseguito Foschi – lo sfioro della Madonnina ha vomitato feci nel fiume dalle 22.16 alle 23 del 19 settembre; lo sfioro di via Gran Sasso ha sversato liquami dalle 22 del 19 alle 2.50 del 20 settembre, ossia quasi cinque ore continuative; lo sfioro del Ponte Capacchietti ha sversato dalle 22 alle 22.20 del 19 settembre; lo sfioro presente sul lungofiume dei Poeti ISPR9 ha sversato dalle 22.10 alle 23.10 del 19 settembre; in via delle Mainarde dalle 22 alle 22.40 sempre del 19 settembre. Peggio ancora per lo sfioro di Fosso Vallelunga che ha riversato nel mare i liquami non depurati dalle 20.30 alle 23.30 del 19 settembre, cominciando dunque anche prima della pioggia, e dalle 2.44 alle 3.30 del 20 settembre. Satura infine la vasca di prima pioggia di via Raiale, che non riesce evidentemente a contenere nulla dell’acqua piovana. Il nostro timore ora riguarda le condizioni del fiume e del mare, sui quali tali sversamenti avranno prodotto effetti drammatici che il sindaco Alessandrini non ritiene necessario, evidentemente, comunicare ai pescaresi”.

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