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Fase 2, l'ira dell'assessore Febbo: "Scelte irragionevoli dal Governo, l'Abruzzo non starà con le mani in mano"

L'assessore regionale al turismo critica il decreto presentato ieri dal presidente Conte sulla ripartenza, ed annuncia azioni sinergiche con gli altri assessori regionali

Un decreto irragionevole, privo di coraggio e con zero programmazione per il futuro. L'assessore regionale Febbo interviene e commenta il decreto per la fase 2 proposto dal presidente Conte, criticando le scelte fatte dal Governo che, a detta dell'assessore al turismo, mettono a rischio la sopravvivenza di migliaia di esercizi produttivi e milioni di posti di lavoro.

TURISMO, CONVOCATO IL TAVOLO COMUNALE PER LA RIPARTENZA

Troppe attività infatti dovranno aspettare il 1 giugno per riaprire come acconciatori, centri estetici, bar, ristoranti, oltre all'intero comparto della cultura, spettacolo, e turismo. Tre mesi di incassi zero e probabilmente altri mesi ancora. Secondo Febbo sarà molto difficile riprendersi per molti, prolungando nei fatti il lockdown fino a giugno considerando che le amministrazioni regionali e comunali e le associazioni di categoria stavano lavorando con il Governo per approvare protocolli utili per la messa in sicurezza di cittadini e lavoratori.

Ma tutto questo è stato di nuovo irragionevolmente posticipato. Casomai, dalla conferenza del Premier, ci saremmo tutti aspettati indicazioni chiare e regole certe sulla sicurezza e sul rispetto delle distanze, capienza massima dei locali, utilizzo dispositivi di protezione e altro. Ed anche su questo punto non è pervenuto nulla creando caos in questi settori strategici e fondamentali che producono il 13/15% del Pil nazionale.

L'assessore ha fatto sapere di aver ricevuto da ieri sera tanti commenti di protesta da altri assessori di altre regioni, da operatori del settore, rappresentanti di categoria ed amministratori locali che vogliono promuovere proteste formali e chiedendo agli amministratori di predisporre ordinanze per una minima, vitale e strategica ripresa delle attività economiche:

Ho convocato per giovedì la commissione turismo nazionale per confrontarci su modalità e tempistica di azioni sinergiche, qualora il Governo non recepisca le istanze degli operatori. Sia ben chiaro che l'Abruzzo non starà con le mani in mano, come ha già dichiarato il Presidente Marsilio, e metterà in campo tutte quelle azioni necessarie per la salvaguardia della propria economia nel rispetto delle norme sanitarie”

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