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Lunedì, 29 Aprile 2024
Elezioni

D'Alfonso (Pd): "Centrodestra bocciato dai pescaresi alle urne, alle comunali si ritorna al futuro"

Per il deputato il risultato registrato in città è un messaggio chiaro del "no grazie" alla giunta Masci così come quello registrato in altri comuni della provincia dove, ne è certo, si cambierà strada: "Nella città capoluogo cinque anni di governo sordo e autoreferenziale pesano"

Il voto regionale che ha interessato Pescara e alcuni dei comuni della provincia, per il deputato Pd Luciano D'Alfonso segna il passo e delinea un futuro diverso in vista delle comunali dell'8 e 9 giugno per il capoluogo adriatico: quello senza il centrodestra 

È lui stesso a dichiararlo definendo proprio quello della città di Pescara dove a ottenere più voti è stata la coalizione guidata dal Luciano D'Amico (Patto per l'Abruzzo) ha ottenuto più voti rispetto a quella vincente del centrodestra che ha tagliato lo storico traguardo del secondo mandato, e dove il Partito democratico ha ottenuto una percentuale di voti del 28,43 per cento rispetto al primo partito del centrodestra che si è fermato al 15,55 per cento.

Il dato “più eclatante – dichiara infatti il deputato - è che la più grande, vivace e moderna città d’Abruzzo, Pescara, ha preferito la proposta di Luciano D’Amico. L’altro è che c’è un’autostrada di consenso in questa direzione anche nella Val Pescara: Popoli, Torre de’ Passeri, Scafa e Manoppello hanno fatto la medesima scelta, facendo prevalere in larga misura il centrosinistra”.

“Va sottolineato inoltre, che tutto questo è accaduto nella città di d’Annunzio e Flaiano malgrado il centrodestra avesse candidato diversi pezzi da 90, molti dei quali hanno fallito nell’impresa. Guarda caso, tra i bocciati vi sono gli assessori della giunta Masci”, rimarca riferendosi in particolare agli assessori Luigi Albore Mascia, Gianni Santilli e Alfredo Cremonese che non hanno trovato posto nel nuovo consiglio regionale.

“Eppure – incalza - avevano utilizzato tutti i mezzi possibili e immaginabili, e forse anche quelli inimmaginabili: le vetrate di Tua, i bar del centro, le sale da cinema. Mancavano solo i droni, e avremmo visto davvero tutto. Il centrodestra che amministra il Comune ha provato a metterci la faccia, i soldi, lo champagne e la porchetta, ma la città ha risposto con garbo: no grazie”, chiosa.

Quindi il commento sull'amministrazione guidata dal sindaco Carlo Masci. “Cinque anni di governo sordo e autoreferenziale pesano, e non bastano gli annunci tardivi, le promesse di cambiare tutto o i cantieri dell’ultimo giorno a cancellare i danni e gli errori che hanno portato allo sfacelo che è sotto gli occhi di tutti. Il centrosinistra deve ripartire da qui, evidenziando gli errori-orrori di una stagione da chiudere velocemente e proponendo un’idea nuova di città: inclusiva, attenta alle istanze del territorio e non respingente, soprattutto in grado di riagganciare il passo della modernità che è stato sempre il tratto caratterizzante di questa città. Pescara – conclude D'Alfonso - ha già perso troppo tempo, è ora di tornare a correre incontro al futuro”.

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