Elezioni Abruzzo 2019, Cise Luiss: "A Pescara 30% voti Lega proviene da M5S"
Una prima analisi sull'andamento delle votazioni per le elezioni regionali Abruzzo è stato fatto dal Centro che ha stimato i flussi elettorali a Pescara
Una prima analisi sull'andamento delle votazioni per le elezioni regionali Abruzzo è stato fatto dal Centro che ha stimato i flussi elettorali a Pescara.
Nei flussi elettorali a Pescara fra politiche 2018 e regionali 2019 si nota che il 30 per cento dei voti ottenuti dalla Lega proviene dal Movimento 5 Stelle.
È quanto emerge da uno studio pubblicato dal Centro italiano Studi Elettorali della Luiss sulle stime dei flussi elettorali a Pescara. Il diagramma di Sankey mostra in forma grafica appunto come una parte dei voti del Movimento 5 Stelle alle politiche del 2018 siano passati alla Lega in occasione del voto regionale di ieri.
Chi ha beneficiato del crollo del M5S in Abruzzo? Anche l'Istituto Cattaneo ha analizzato i flussi elettorali (limitati alle città di Pescara e Teramo, ndr) comparandoli con i risultati delle politiche 4 marzo dell'anno scorso. E la risposta vede da una parte uno smottamento di voti consistente a destra ed insieme un ritorno 'a casa', nel centrosinistra, di parte degli elettori che avevano scelto i 5 Stelle alle politiche, tanto che "si potrebbe dire che l'emorragia di voti Pd verso il M5s appare terminata".
"Come hanno votato gli elettori che il 4 marzo 2018 scelsero M5s? Il M5s è certamente lo sconfitto di queste elezioni perché perde voti (in valore assoluto e in percentuale) non solo rispetto all'exploit del 4 marzo ma anche rispetto alle regionali di cinque anni fa, segno di una incapacità di radicamento territoriale. Potremmo dividere gli elettori cinquestelle del 4 marzo in quattro gruppi. Ci sono i fedeli, che rinnovano il voto per il proprio partito (38% a Pescara, 29% a Teramo). Ci sono i disillusi, che passano all'astensione (28% a Pescara, 17% a Teramo)".
E poi "ci sono i traghettati (22% a Pescara, 34% a Teramo), che passano al centrodestra, conquistati probabilmente dal dinamismo dell'azione politica dell'alleato-concorrente di governo Matteo Salvini. Se guardiamo i flussi in entrata per Marsilio vediamo infatti che a Pescara il 24% (quasi un quarto, dunque) è costituito da
elettori che lo scorso anno scelsero i cinquestelle. A Teramo la componente ex-grillina tra gli elettori di Marsilio è ancora più consistente. Ci sono, infine, i pentiti (12% a Pescara, 20% a Teramo), che passano (tornano) al centrosinistra: dei quattro è il gruppo più piccolo, anche se si tratta di un flusso che potrebbe avere un significato politico di un certo peso".