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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni 2009

Mascia: "Ora dovrò diventare politico di professione"

Dopo 18 anni da avvocato da oggi dovrà cambiare vita e diventare politico di professione. E' questa la prima preoccupazione di Luigi Albore Mascia che incoronato con il 54,50% dei voti nuovo sindaco di Pescara pensa anche agli imminenti impegni: i Giochi del Mediterraneo e il G8

Il centro destra fa l’en plein a Pescara e dopo la conquista immediata della Provincia, si impone, al primo turno, anche alle elezioni comunali. Luigi Albore Mascia vince la competizione con Marco Alessandrini e diventa primo cittadino di Pescara andando a raccogliere l’eredità di Luciano D’Alfonso. Battaglia non facile quella del neo sindaco che ha evitato il ballottaggio dopo che nelle ultime comunali, 2008, fu proprio il centro sinistra a stravincere al primo turno. Una campagna elettorale che ha visto il Pdl e tutto il centro destra dare il massimo per riconquistare il governo comunale e che ha visto premiato Mascia, uno dei volti nuovi del Pdl abruzzese insieme proprio al neo Presidente di Provincia Guerino Testa.

Lo spoglio delle comunali è cominciato subito bene per il centro destra che è stato in vantaggio dall’inizio e ha poi consolidato questa posizione mano a mano che aumentavano le sezioni scrutinate, finendo con l’avere 12000 voti in più dello schieramento di centro sinistra.

Il Pdl è il primo partito della città 30,39% dei consensi, quasi 10 punti percentuali in più del Pd che si f erma al 20,58%; buona la prestazione, com’era successo anche alle provinciali, per la lista civica Rialzati Abruzzo che si attesta sul 12,96%. L’Udc si ferma al  5,67% mentre la lista Teodoro arriva al 4,89, entrambi ottengono due seggi da aggiungere ai 14 del Pdl e i 6 di Rialzati Abruzzo; una Giunta, quindi, a forte maggioranza per il partito del presidente Berlusconi.

Nelle file del centro sinistra, dopo il Pd, si piazza l’Idv con il 6,78% di voti, la Federazione di Sinistra si ferma al 4,05%, 3,27% per la lista Insieme per Pescara città ponte e 0,23% per la lista Patto Riformista che, come per la Provincia, non decolla. Così il riparto dei seggi all’interno del centro sinistra, 9 Pd, 3 Idv e 1 a testa per Sinistra e Insieme per Pescara città ponte.

Non ottengono neppure un seggio le altre liste, Rifondazione con Maurizio Acerbo si ferma al 3,34%, la lista civica Pescara Nuova ottiene il 2,83%, 1,42 per il “grillino” Stefano Murgo, la lista civica La Farfalla guidata da Giorgio D’Amico non supera neppure l’1% fermandosi allo 0,37%.

“Sono contentissimo – è stato il commento a caldo del neosindaco Mascia –. Questa è una vittoria che abbiamo costruito in sei anni di opposizione e soprattutto nell’ultimo anno. Abbiamo raccolto una eredità pesante e dovremo risolvere parecchie questioni. Tra poche settimane ci saranno i Giochi del Mediterraneo e il G8, da domani mi cambierà la vita, dovrò diventare politico di professioni dopo 18 anni trascorsi a fare l’avvocato”.

Confermato dunque il trend nazionale del Pdl che ottiene a Pescara uno straordinario risultato dopo 6 anni di governo D’Alfonso. Proprio le vicende giudiziarie dell’ex primo cittadino hanno fornito la spinta decisiva al centro destra per riconquistare il Palazzo di Città.

“Ha inciso sicuramente il demerito di chi ha violato le regole – continua Mascia – e che dovrà dare spiegazioni alla magistratura, ma ha inciso anche la nostra campagna elettorale. L’elettorato ha premiato la nostra concretezza”.  Adesso la filiera che parte da Governo nazionale, passa per Regione Abruzzo e Provincia di Pescara si completa con l’elezione di una Giunta di centro destra anche al Comune. Questo può essere un buon viatico per Pescara affinché ogni azione intrapresa dal nuovo sindaco, possa essere ben supportata da tutta la macchina amministrativa regionale e dal governo Berlusconi.

“Mi sento ben supportato – conclude Mascia – sia da governo nazionale sia dalla Regione guidata da Gianni Chiodi che dalla Provincia, appena conquistata dal bravissimo Guerino Testa”.
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