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Lunedì, 29 Aprile 2024
Elezioni

Claudio Croce (Forza Italia) a D'Alfonso (Pd): "Lavora di fantasia, verso le comunali con grande ottimismo"

Il consigliere comunale e presidente della commissione Nuova Pescara replica al deputato che commentando il risultato delle regionali rimarca il risultato del partito che è lo stesso del candidato sindaco Carlo Masci e la crescita della coalizione del centrodestra rispetto alla grande coalizione di centrosinistra

Per il consigliere comunale di Forza Italia nonché presidente della commissione Nuova Pescara Claudio Croce sarebbero i numeri a smentire le parole del deputato Pd Luciano D'Alfonso e il sostegno che il sindaco Carlo Masci avrà alle comunali va pesato anche sulle liste civiche che lo sostengono oltre che sul risultato avuto alle regionali dal partito di cui pure il primo cittadino fa parte.

Il clima che si respira in città è già quello della campagna elettorale e così era già prima della chiusura delle urne del 10 marzo che hanno visto la riconferma della presidenza di Marco Marsilio, primo presidente di Regione di Fratelli d'Italia al secondo mandato in Abruzzo.

Dopo le repliche del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha pure annunciato tra le fila di Forza Italia la candidatura alle amministrative dell'8 e il 9 giugno, del deputato FdI Guerino Testa e delle dichiarazioni del presidente della commissione comunale Mobilità Armando Foschi che al candidato sindaco del centrosinistra Carlo Costantini ha consigliato di guardarsi da quello che per lui sarebbe il vero candidato e cioè proprio Luciano D'Alfonso, nel dibattito su quanto da quest'ultimo dichiarato in merito all'autostrada che si sarebbe aperta per il centrosinistra vista la vittoria in città della coalizione che sosteneva Luciano D'Amico, interviene anche Croce.

“Per Luciano D'Alfonso – dichiara - è difficile digerire il risultato elettorale, è complicato mandare giù il concetto che gli abruzzesi hanno bocciato lui, il suo candidato alla presidenza della Regione e il campo largo, sconfitto da un centrodestra credibile, concreto e determinato a proseguire il lavoro degli ultimi cinque anni”. “Alle regionali del 2019 il distacco tra centrodestra e centrosinistra era più ampio mentre oggi si ferma a pochissimi voti e il divario sarà sicuramente recuperato alle prossime comunali grazie anche al supporto delle liste civiche che appoggeranno la candidatura del sindaco Masci. In questo contesto non va sottovalutato – rimarca - il grandissimo risultato ottenuto da Forza Italia, partito del sindaco, che ha raggiunto percentuali superiori a qualsiasi altra regione, a testimonianza del consenso dei pescaresi per Forza Italia”.

Quei numeri che D'Alfonso vorrebbe leggere a suo uso e consumo e cioè i dati delle regionali 2024 sulla città di Pescara che hanno visto la coalizione di D'Amico prendere più rispetto al centrodestra. “Nel 2019 – ricorda quindi Croce - il centrosinistra e i pentastellati che allora candidarono alla presidenza della Regione rispettivamente Legnini e Marcozzi, riportarono complessivamente 32.150 voti, a Pescara. I voti del centrodestra di Marsilio furono, invece, 24.223. Guardiamo ora alle sole liste. Furono 29.819 i voti delle liste del centrosinistra e quelli dei Cinquestelle e furono 23.486 i voti alle liste del centrodestra. Il 10 marzo scorso, sempre a Pescara, sono stati 29.507 i voti al campo largo di D'Amico e 26.919 quelli andati al centrodestra di Marsilio. Le liste del campo largo hanno riportato 26.040 voti e le liste del centrodestra 25.169 voti. Da questi dati – prosegue il consigliere comunale - emerge che in cinque anni il centrosinistra e i pentastellati hanno perso voti in quantità smisurata mentre è cresciuto il numero di preferenze per il centrodestra”.

“D'Alfonso può anche lavorare di fantasia e convincersi di guidare una coalizione vincente, ma è il momento di svegliarsi dai sogni perché il centrosinistra e il M5S hanno perso notevolmente quota a favore del centrodestra, e il vantaggio delle liste del campo largo rispetto a quelle di centrodestra, che prima era di 6.333 voti, ora è di appena 871 voti, sostanzialmente un soffio”, incalza il presidente della commissione Nuova Pescara.

“Appena tre mesi dopo le regionali del 2019 il divario che c'era non ha affatto impedito alla coalizione che candidava a sindaco Carlo Masci di affermarsi nettamente e di vincere le elezioni comunali, con il 52 per cento dei consensi. Ora quel divario non c'è più, lo sa bene chi sa leggere i numeri e chi non crede agli affabulatori: la sinistra – conclude - non ha motivo di esaltarsi per la sconfitta elettorale appena subita e ampiamente annunciata e i dati ci fanno affrontare le prossime comunali con grande ottimismo e determinazione”.

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