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Elezioni comunali 2014 Centro

Piazza Salotto, Comitato di Mascia al posto del Calice: l'ira del centrosinistra

Marco Alessandrini e i suoi alleati intervengono in merito alla questione del comitato elettorale di Mascia installato in queste ore a Piazza Salotto ed ha chiesto spiegazioni al Prefetto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Bisogna essere o molto disperati o molto incoscienti per decidere di occupare la piazza principale della città con il proprio comitato elettorale.
In attesa di capire ci limitiamo all’evidenza che il sindaco uscente ha di fatto “piazzato” il suo comitato elettorale mobile, un container a vetro, nel bel mezzo della pubblica piazza, nel vero e proprio senso della parola.
Così, da stamattina piazza Salotto, orfana di Toyo Ito si ritrova un’altra installazione che all’arte non assomiglia per niente. Che la si voglia far passare per comunicazione istituzionale come il sindaco sta facendo con tutti gli eventi e le pubblicazioni che diffonde nelle ultime settimane? Difficile accettarlo, considerato che sul container in questione fanno bella mostra tutti i loghi e gli slogan che lo accompagnano nella sua campagna elettorale.
In verità crediamo che di captatio benevolentie si tratti, ci resta solo di capire come questo sia possibile visto che per avere la piazza a fini elettoralistici c’è un preciso regolamento da rispettare, che peraltro ne vieta l’utilizzo per fini di propaganda elettorale, eccezion fatta per i comizi finali.
Come resta da sapere se “l’opera” sia in possesso dei regolari permessi di occupazione di suolo pubblico e se tali permessi siano stati fatti dal sindaco o da Mascia privato cittadino. In ogni caso è un precedente gravissimo di cui ci premuriamo di informare anche la Prefettura, sia per capire se la legge lo consente, in modo tale che la piazza diventi un grande comitato elettorale all’aperto per tutti, sia per capire se un sindaco uscente nella sua campagna elettorale è libero di utilizzare i beni comunali ai propri fini privat

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