«Luigi Albore Mascia continua a boicottare la costituzione della Grande Pescara – un obiettivo a portata di mano – e preferisce rimandare  il discorso a babbo morto, spostando i termini della questione sulla istituzione di una eventuale Area Metropolitana che, sebbene auspicabile, non è certamente di facile ed immediata realizzazione.

I medesimi argomenti che il sindaco adopera per sostenere l'idea di Area Metropolitana dovrebbero indurlo a sposare, sin da ora, la fusione dei tre comuni, come un primo, importante passo verso quello dell creazione di un polo amministrativo di dimensioni ancora maggiori.

Questa apparente contraddittorietà nel comportamento di Albore Mascia – come del resto di tutti gli oppositori alla Grande Pescara – nasce dal fatto che questi sa bene che l'Area metropolitana, allo stato, è un progetto di difficilissima realizzazione, visto il quadro normativo incerto, non privo di dubbi di costituzionalità,  ed il fatto che richiederebbe l'intervento legislativo del Parlamento. Ed allora, pur di assicurarsi che niente cambi nell'immediato (anche in termini di mantenimento delle poltrone) il Sindaco di Pescara preferisce alzare l'asticella verso un obiettivo che certamente non appare realizzabile nell'immediato.

Non si distinguono nemmeno gli altri candidati a sindaco di Pescara che, a due mesi dal voto, continuano ad ignorare il tema, come se non sapessero che il 25 maggio si giocherà la partita decisiva per  il futuro di Pescara e dell'Abruzzo.

Dal canto nostro, al contrario, ritieniamo che la fusione dei tre comuni costituisca – oltre che un enorme vantaggio per  i cittadini in termini finanziari, urbanistici, di erogazione dei servizi, di programmazione ecc. - anche un primo scalino ed un trampolino di lancio verso la costituzione dell'area metropolitana che oggi viene adoperata solo come specchietto per le allodole»