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Due villette liberty della pineta saranno demolite? Vacca vuole vederci chiaro

La questione sarà oggetto di approfondimento del neo Sottosegretario ai Beni culturali: "Pescara, che vanta un ricco patrimonio architettonico dell’epoca, ha già pagato lo scotto di una cattiva gestione e tutela da parte della politica per questo tipo di edificazioni"

Prosegue a Pescara la cancellazione dei segni del proprio passato: nel quartiere Pineta, all’interno della lottizzazione disegnata dall’ing. Antonino Liberi nel 1912, due villini costruiti intorno agli anni '30 del secolo passato stanno per essere demoliti. La concessione edilizia è stata rilasciata e l’inizio dei lavori è stato presentato, c’è solo da aspettare l’arrivo delle ruspe.

Ma forse qualcosa potrebbe smuoversi. Sarà infatti oggetto di approfondimento del neo Sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca la questione relativa alle villette liberty della zona pineta. Nelle prossime ore verrà richiesta una relazione agli uffici competenti del MIBACT in merito all'iter che porterebbe alla demolizione di due ville liberty. Vacca ha dichiarato:

"Pescara, che vanta un ricco patrimonio architettonico dell’epoca, ha già pagato lo scotto di una cattiva gestione e tutela da parte della politica per questo tipo di edificazioni".

Italia Nostra denuncia la distruzione del patrimonio storico-architettonico di Pescara

Sabato mattina era intervenuta sull'argomento anche Italia Nostra, affermando che "nonostante l’approvazione recente di una specifica variante del PRG per la salvaguardia del patrimonio storico-architettonico, non si arresta la deriva demolitoria che ha già fatto tante vittime illustri nella nostra città, dalla Centrale del latte alla filanda Giammaria".

Italia Nostra parla di "scellerata applicazione del cosiddetto “Decreto Sviluppo”: una normativa che incentiva la sostituzione edilizia al fine dichiarato di promuovere processi di riqualificazione urbana. Invece, in molti casi, vengono demolite rilevanti testimonianza della storia urbana, meritevoli di tutela e che, al contrario, dovrebbero costituire il riferimento per disegnare la città".

"I villini della Pineta - si legge in una nota - non hanno ancora, nonostante tutto, una normativa conseguente che li inquadri nell’omogenea qualità di tutto il quartiere. Italia Nostra ha presentato una dettagliata osservazione integrativa (al Comune e alla Soprintendenza ABAP) segnalando architetture di pregio che corrono gli stessi rischi di cancellazione ma senza esito alcuno. D’altra parte il vincolo paesaggistico che interessa l’intera zona non trova applicazione rigorosa e il passaggio della valutazione comunale è spesso un passaggio semplicemente formale e burocratico, mentre persiste la prassi della Soprintendenza di non dare, in questi casi, parere circostanziato. In definitiva, siamo di fronte ad un nuovo colpo inferto alla storia, al paesaggio e all’ambiente della nostra città che, pur in presenza di una rinata attenzione per il proprio passato, non riesce a porre in atto efficaci misure di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio storico-architettonico".

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