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Don Pagniello sul mercatino senegalese: “È necessaria una soluzione”

Il direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne interviene sulla questione del mercatino etnico dei senegalesi in via Ferrari: "Dovremmo impegnarci tutti per cercare una vera integrazione"

«La sistemazione del mercatino etnico nel sottopasso ferroviario è un primo passo necessario a sostegno delle comunità più deboli presenti sul nostro territorio». Sono queste le parole di don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne, in merito alle resistenze sull’apertura del mercatino etnico in via Ferrari.

«Comprendo i timori e le lamentele legate alla gestione del mercatino nel passato – continua don Marco – così come immagino che lo smantellamento dello scorso anno possa esser stato percepito come una sorta di successo da parte di alcuni, ma non capisco la riluttanza e il rifiuto. La riapertura del mercatino in altro luogo, del resto, era stata una promessa che, oggi, è giusto mantenere con l’impegno, ovviamente, di un lavoro attento e di un controllo costante che favorisca la legalità e il rispetto delle regole necessarie per la compravendita».

Non intende entrare in polemica il direttore della Caritas, che vuole, invece, avvicinare le parti per un lavoro a favore della popolazione. «Si continua a ragionare in un’ottica di contrapposizione – conclude il direttore della Caritas – che è sempre contro l’interesse della collettività, un termine, tra l’altro, che non può ancora dividerci in italiani e stranieri. Dovremmo, invece, impegnarci tutti per cercare una vera integrazione e alimentare occasioni di confronto e condivisione a favore della conoscenza e dell’incontro».

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