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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

D'Alfonso e il centrosinistra comunale sulle dimmissioni di Santilli da vicesindaco: "Inizia il calciomercato per salvare le cariche personali"

Il parlamentare abruzzese del Pd e i consiglieri comunali di centrosinistra attaccano il centrodestra dopo il passaggio dell'assessore Santilli dalla Lega a Fratelli d'Italia

Arrivano le critiche e i commenti del parlamentare Luciano D'Alfonso del Pd e del centrosinistra comunale dopo la decisione dell'assessore Gianni Santilli di dimettersi dalla carica di vicesindaco a seguito del passaggio dalla Lega a Fratelli d'Italia.

I consiglieri Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli hanno dichiarato:

"Con il passaggio del vicesindaco Gianni Santilli dalla Lega Nord a Fratelli d’Italia, destinato a non essere neppure l’ultimo, nel centrodestra è iniziato un disperato calciomercato per salvare le carriere personali. Ma le responsabilità del disastro di questi cinque anni di giunta Masci sono di tutta l’attuale maggioranza, e i pescaresi lo sanno benissimo.

Nell’attuale maggioranza è ormai scattato il “si salvi chi può” perché assessori e consiglieri, dopo aver approvato a occhi chiusi ognuna delle scelte più contestate di questi anni, non sanno più come rispondere delle voragini nelle strade e nei marciapiedi, dei parchi cementificati, del caro-mensa, del disastro di viale Marconi, e sperano di far dimenticare ai pescaresi che invece se quelle scelte sono state fatte è perché nessuno di loro ha avuto il coraggio di opporsi all’interno della maggioranza. E ora la scenata messa in atto è davvero misera"

D'Alfonso ha dichiarato:

"Marsilio è ormai più intento a sfilare eletti ai suoi alleati che a governare la Regione. L’ultimo caso in ordine di tempo è accaduto al Comune di Pescara, dove il vicesindaco della Lega, Gianni Santilli,
è passato a Fratelli d’Italia a soli otto mesi dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Il passaggio di Santilli fa seguito al “salto” di svariati amministratori locali che - attratti dalle sirene meloniane - hanno voltato le spalle alle loro formazioni di appartenenza, tutte di centrodestra. È ora di dire basta alle porte girevoli di assessori e consiglieri che trattano i loro ruoli istituzionali come fossero doti da portare al partito più forte della coalizione. Il presidente in scadenza la smetta di scippare amministratori ai suoi amici di coalizione e ponga un freno a questa campagna acquisti permanente, imbastita al solo scopo di farsi bello agli occhi dei suoi sodali romani (il richiamo mai sopito della natìa Capitale).

Marsilio pensi a governare: glielo chiedono gli abruzzesi che vogliono continuare a usare l’aeroporto per i loro spostamenti, andare a Roma con un treno che impieghi meno delle attuali tre ore e mezza, effettuare un esame medico senza attendere tempi biblici, vedere i fondi europei spesi interamente e non restituiti a Bruxelles. Su questo si misurano la capacità e la competenza di un presidente di Regione, non sulla bravura nell’accalappiare gli eletti dei suoi alleati."

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