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Cultura: Tiboni critica le parole di Albore Mascia

Edoardo Tiboni, storico patron del Premio Flaiano, è intervenuto su alcune dichiarazioni fatte dal sindaco Mascia durante la presentazione del Festival Dannunziano

Sorprende che il Sindaco di Pescara, definisca, come fa oggi sui giornali, il Festival Dannunziano, indubbiamente una sua creatura, "il primo grande evento di respiro internazionale capace di dar nuovo slancio all'immagine della città
e della regione" ignorando la storia culturale della sua città.

Tralasciando anni lontani in cui brillava di luce mondiale la Coppa Acerbo, evento sportivo, mondano e anche culturale; o le celebrazioni del centenario dannunziano del 1963 il cui lascito tangibile è il Teatro Monumento a d'Annunzio; o gli anni più felici del Festival Jazz, e considerando solo l'ultimo quarantennio, il Sindaco era appena bambino quando sulla nostra riviera cominciarono ad arrivare per ricevere il Premio Flaiano scrittori e poeti come Josè Saramago, Imre Kertesh, Jean M. Le Clézio, Luis Sepùlveda, Seamus Heaney, Yves Bonnefoy, Paulo Coelho, Daniel Pennac, Guido Ceronetti, Mario Soldati, Gesualdo Bufalino, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, Andrea Camilleri, Ian McEwan, David Grossman, Alberto Arbasino, Alice Munro, Lawrence Ferlinghetti, Derek Walcott, Adonis; grandi cineasti come Peter Greenaway, Aki Kaurismaki, Billy Wilder, Ken Loach, Costa Gavras, Theo Anghelopoulos, Abel Ferrara, Giuseppe Tornatore, Krystof Kieslowski, Liliana Cavani, Gabriele Salvatores, Giuseppe Piccioni, Silvio Soldini, i fratelli Taviani, Margarethe von Trotta, Franco Zeffirelli, Michelangelo Antonioni, Mario Monicelli, grandi autori e protagonisti della scena quali Liv Ullmann, Alberto Sordi, Willem Dafoe, Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli, Carmen Maura, Tilda Swinton, Greta Scacchi, Sergio Castellitto, Luca Zingaretti, Piera Degli Esposti, Virna Lisi, Lea Massari, Nino Manfredi, Gigi Proietti, Irene Papas, Alida Valli, Valeria Moriconi, Mariangela Melato, Dario Fo e Franca Rame, Vittorio Gassman, Anna Proclemer, Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka, Ernesto Calindri, Giorgio Albertazzi,
Franca Valeri, Glauco Mauri, Adriana Asti, Mario Scaccia, Gabriele Lavia e tanti altri.

E poi intellettuali studiosi della lingua e della cultura italiana provenienti dai cinque continenti. Un grande nutrimento per le generazioni che sono cresciute seguendo i dibattiti e i festival del Flaiano.

Non credo si renda un buon servizio a Pescara ed all'Abruzzo intero, soprattutto in momenti di difficoltà come gli attuali, ignorando questa realtà confermata nei giorni scorsi dal successo della 37^ edizione del Premio Flaiano, realizzato nonostante incertezze perduranti sui sostegni regionali.

Mia opinione è che l'impegno dei pescaresi, a cominciare dal Sindaco in carica, debba consistere nell'esaltare, in tutta la loro dimensione, sia d'Annunzio che Flaiano, compiacendosi, semmai, che figure così illustri abbiano
avuto i natali nel cuore della vecchia Pescara.

Edoardo Tiboni

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