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Il sindaco di Spoltore a testa bassa sul cementificio: "Una iattura per il territorio"

L'asta per la vendita del cementificio è fissata al prezzo base di 1.905.169 euro. Il 25 settembre scorso è stata fatta l'asta di prequalifica cui hanno preso parte sei pretendenti. Domani (11 ottobre) ci sarà l'apertura delle buste

"Una iattura per il nostro territorio e per tutta l'area metropolitana". Il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito stigmatizza il ritorno in funzione del cementificio di Pescara e torna in prima linea come nel 2013, quando la battaglia era per bloccarne l'attività.

"E' un'occasione storica per l'area metropolitana di riqualificare e bonificare un sito così importante, in una posizione strategica per le nostre città. Buona l'idea del presidente Luciano D'Alfonso di realizzarci un grande parco: un'area verde in quell'area avrebbe anche un significato simbolico. Come sindaco ero e sono molto preoccupato per l'impatto negativo che un ritorno in funzione del cementificio avrebbe sul nostro territorio. L'amministrazione comunale continuerà a schierarsi al fianco di quanti si esprimeranno contrariamente e, se qualcuno dovesse acquistare l'opificio con l'idea di rimetterlo in funzione, chiederemo di essere invitati a tutte le conferenze di servizi sul tema: anche se la struttura non si trova sul territorio di Spoltore, la sua attività avrebbe un forte impatto negativo sulla vita dei nostri cittadini".

L'asta per la vendita del cementificio è fissata al prezzo base di 1.905.169 euro. Il 25 settembre scorso è stata fatta l'asta di prequalifica cui hanno preso parte sei pretendenti. Uno è di Chieti, gli altri arrivano da Napoli, Catanzaro, Melizzano, Ravenna e dal Veneto. Domani (11 ottobre) ci sarà l'apertura delle buste.

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