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Cimiteri, aumentati del 49% i decessi a Pescara per il Coronavirus: problemi per le tumulazioni ai Colli

Il presidente della commissione cimiteri Rapposelli ha invitato oggi l'assessore Sacconi Paone ed il dirigente di Ambiente Spa Del Bianco per fare il punto della situazione

Con l'aumento del 49% dei decessi nei mesi di marzo ed aprile 2020 rispetto allo scorso anno, dovuti anche al Coronavirus, la situazione nei cimiteri cittadini, ed in particolare ai Colli, è diventata ancora più critica. Lo ha fatto sapere il presidente della commissione attività produttive-commercio-edilizia scolastica-cimiteri Rapposelli che durante la seduta odierna ha invitato in audizione l'assessore Paoni Saccone ed il dirigente di Ambiente Spa Del Bianco. Con l'ingresso nella fase 2, sottolinea Rapposelli, fortunatamente si è ridotto il numero dei decessi ed a partire da agosto 2020 Ambiente Spa dovrebbe tornare in possesso di loculi e fosse di inumazione, permettendo a chi lo vorrà di traslare il proprio congiunto.

Il presidente ha ricordato che in particolare nel cimitero dei Colli, da anni non si costruiscono nuovi spazi e la situazione era già delicata prima dell'arrivo della pandemia, e per questo ora saranno studiate nuove soluzioni. Del Bianco poi ha snocciolato i dati relativi ai decessi nei mesi di marzo aprile:

Nel 2018 abbiamo avuto 90 decessi a marzo e 94 ad aprile, dunque 184 complessivi; nel 2019 ci sono stati 85 decessi a marzo e 75 ad aprile, ovvero 160; nel 2020 abbiamo registrato 104 deceduti in marzo e 112 in aprile, ovvero nei due mesi clou dell’emergenza Covid, quindi 216 salme. È evidente che nel 2020 si sono stati più decessi, ovvero +22 per cento rispetto al marzo 2019 e +49 per cento rispetto ad aprile 2019, rispecchiando la pandemia in corso.

Già lo scorso anno era stato necessario chiudere le sepolture in quanto gli unici loculi disponibili erano quelli di cui si rientrava in possesso dopo la scadenza della concessione, che avviene dopo 30 anni quando si può procedere con l'estumulazione del defunto per la riduzione dei resti. Quando però la salma non è mineralizzata, i resti vanno sistemati in una cassa di cartone ed introdotti nelle fosse di inumazione per 5 anni per completare il percorso di decomposizione. 

Il nostro problema oggi è che abbiamo esaurito le fosse di inumazione e abbiamo dovuto interrompere la liberazione dei loculi scaduti. Quindi nel cimitero di Colle Madonna è stata possibile solo la tumulazione di chi già aveva posti di proprietà in cappelle private, sepolcreti o altro loculi, negli altri casi abbiamo dovuto provvedere al trasferimento delle salme nel cimitero di San Silvestro dove ancora c’è un residuo di disponibilità.

Rapposelli ha evidenziato come molte famiglie avrebbero preferito seppellire il congiunto ai Colli dove ci sono già altri familiari piuttosto che a San Silvestro, anche se la traslazione è attualmente possibile anche se con costi relativamente alti, e per questo si studierà una soluzione per abbattere i costi di queste operazioni a carico dei cittadini che ovviamente non hanno colpa in quanto la scelta è stata obbligata durante l'emergenza Covid19.

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