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Ciapi, tagliati fondi per 600 mila euro: lavoratori a rischio

A lanciare l'allarme è il consigliere regionale Pettinari, del M5S, che evidenzia come l'emendamento per il taglio dei fondi sia stato presentato dalla Lega

Seicentomila euro di fondi tagliati al Ciapi, ente formativo della Regione Abruzzo, che mette ulteriormente a rischio il futuro dei lavoratori che in alcuni casi non ricevono già lo stipendio da tre anni. A lanciare l'allarme è il consigliere regionale del M5S Pettinari, che sottolinea come il taglio sia stato deciso dalla Lega con un ementamento agganciato alla legge 7/2019 in materia di Semplificazione del sistema regionale mediante abrogazione di leggi regionali, che sarà discusso il 4 giugno prossimo dal consiglio regionale.

Pettinari ricorda che il M5S era riuscito a garantire ai dipendenti del Ciapi i fondi con un altro emendamento nella passata legislatura:

“A questo punto però la domanda sorge spontanea: cosa ha intenzione di fare la Lega con questi 600mila euro e per quale ragione sono stati tolti dalle tasche di cittadini che da anni non riscuotono un euro? Certamente il loro modus operandi non ci stupisce. Già in due occasioni hanno spostato risorse a favore di determinati settori mortificandone altri.

Penso agli oltre 700mila euro sottratti al rischio idrogeologico per l’antincendio boschivo, e ai 300mila spostati ieri dai trasporti ai tirocini formativi giudiziari. È assolutamente condivisibile la volontà di foraggiare sia l’antincendio boschivo che il pagamento dei tirocini formativi giudiziari, ma questi fondi dovevano essere trovati da altre voci di spesa, specialmente in una regione come l’Abruzzo che affronta quotidianamente l’emergenza idrogeologica e ha mezzi di trasporto passeggeri che viaggiano con le spie rosse accese”

Pettinari aggiunge che il caso è ancora più grave considerando che i fondi non sono stati spostati su altri capitoli di spesa, e dunque si tratta di un taglio netto ed ingiustificato e per questo chiederà alla Lega quale futuro vorrebbe per il Ciapi e il motivo di questo scippo ai danni dei lavoratori.

Se lo ritengono un ente inutile abbiano il coraggio di dichiararlo pubblicamente e facciano partire un percorso di riassorbimento delle professionalità all’interno di altri uffici di Regione Abruzzo, ad esempio in quelli destinati alla ricostruzione che hanno necessità di essere rinforzati. Noi continueremo a essere dalla parte dei dipendenti del CIAPI che sono già pronti a manifestare all’esterno del palazzo del consiglio regionale se non dovesse cambiare niente

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