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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Cementificio di via Raiale, il PD: "Serve un tavolo di confronto"

Pubblichiamo il comunicato del gruppo consiliare del PD riguardante il cementificio di via Raiale e la sua delocalizzazione in un'altra sede

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Nell’ambito del protocollo di intesa per la reciproca responsabilità sociale tra Lafarge
società proprietaria all’epoca del cementificio di Pescara e l’Amministrazione comunale del
2007 al punto 8 c’è il riferimento alla delocalizzazione del cementificio in comune accordo
tra le parti.
Si precisa, inoltre, che l’accordo stipulato con il Comune di Pescara era basato sulla
volontà di intraprendere un percorso che andasse ad individuare la possibilità di
delocalizzazione dell’impianto ormai inadeguato nell’attuale localizzazione, inoltre, ad una
partecipazione dell’azienda fin tanto che continuava ad operare in via Raiale a Pescara ad
interventi sociali nell’interesse di quella zona e dell’intera città.
A tal proposito si ricorda che l’Amministrazione comunale nel 2007 organizzò un incontro
a Roma presso il governo, prima di allora mai fatto, sull’argomento in questione con il
Vice Ministro all’Industria D’Antoni assieme al Capo di Gabinetto Consigliere Zaccardi
e il Direttore Generale competente in materia all’epoca sulle politiche industriali e con i
rappresentanti dei Comitati locali che si battevano per la delocalizzazione del cementificio.
In tale incontro fu ribadito da parte del Ministro la difficoltà a reperire l’ingente somma
necessaria per una tale delocalizzazione e che la Legge Marcora finalizzata alle
delocalizzazioni industriali non era stata rifinanziata.
Inoltre, fu sottolineata l’esigenza di trovare un sito alternativo, anche su questo ultimo
punto la nostra Amministrazione si attivò in interlocuzioni positive con il Comune di Ofena,
oggettivamente interessato, pur con il problema di una lontananza dai grandi nodi di
comunicazione delle merci, e con il Comune di Ortona, più problematico anche se di
straordinario gradimento per la proprietà industriale per via della presenza della potente
infrastruttura portuale.
Pertanto, si invita l’Amministrazione comunale ad attivare un tavolo di lavoro con tutte
le parti, Comune, Provincia, Regione oltre che naturalmente con la proprietaria del
cementificio di Pescara oggi SACCI per programmare un’attività concreta che miri ad
individuare un sito alternativo e che soprattutto attivi una interlocuzione presso il governo
per individuare finanziamenti e strategie a riguardo per una reale delocalizzazione del
cementificio.
Crediamo che questa sia la strada da percorrere affinché si metta in moto una procedura
concreta onde evitare che tutto resti lettera morta per altri 50 anni, il tutto nell’ottica di
salvaguardare i posti di lavoro e liberare la città da un insediamento industriale ormai non
più compatibile.

Crediamo inoltre che questo sarà possibile solo con la collaborazione di tutti.

Il Capogruppo del Partito Democratico
Moreno Di Pietrantonio

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