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Sabato, 20 Aprile 2024
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Masci sugli assegni di Cantagallo: "Oltre al danno le beffe"

Pubblichiamo il comunicato ricevuto dall'assessore regionale Carlo Masci riguardante alcune dichiarazioni dell'avvocato di Cantagallo apparse sulla stampa

Pubblichiamo il comunicato ricevuto dall'assessore regionale Carlo Masci riguardante le dichiarazioni fatte ieri dall'avvocato dell'ex sindaco di Montesilvano Cantagallo durante l'udienza preliminare dell'inchiesta Ciclone, apparse su un quotidiano di oggi. L'avvocato Milia ha dichiarato che tre assegni da 7.500 euro di Chiulli della Green Service, sarebbero in realtà stati incassati dalla Mirus per finanziare la campagna elettorale di Masci nel 2003 e non da Cantagallo.

"Nella prima pagina odierna Il Centro titola: "Spuntano tre assegni per Masci", ribadito nella pagina interna della cronaca di Montesilvano.

Il Centro riferisce una dichiarazione della difesa di Cantagallo nell'ambito del processo 'Ciclone' che lo vede coinvolto in qualità di imputato, dichiarazione fatta per confutare le accuse rivoltegli dai magistrati.

Il contenuto della dichiarazione -relativo alla campagna elettorale del 2003- è falso e si capisce anche attraverso la lettura dell'articolo, laddove si riportano correttamente sia le frasi di Michele Russo: gli assegni di Chiulli incassati dalla Mirus non sono collegabili alla campagna elettorale di Masci; sia un concetto espresso dallo stesso imprenditore di Montesilvano, Chiulli: mai finanziato la campagna elettorale di Masci.

Per quanto mi riguarda, ho regolarmente inviato sette anni or sono -nei modi e termini di Legge- il rendiconto degli incassi e delle spese per quella campagna -attraverso il mio mandatario elettorale- alla competente autorità e quel rendiconto non ha registrato osservazioni di alcun genere.

Una campagna in cui ho registrato spese personali per oltre 120 milioni di vecchie lire, risultando il più alto finanziatore di me stesso.

Non dovevo quindi e non devo alcuna giustificazione dal momento che -durante quella campagna elettorale del 2003- non ho gestito la parte economica avendola demandata al mio mandatario elettorale, come tutte le altre alle quali ho partecipato. Quest'ultimo aspetto è stato del resto già ampiamente chiarito tre anni or sono quando era apparsa la notizia sui giornali e si è avuto modo di accertare l'assoluta estraneità alla mia campagna elettorale di quegli assegni ai quali si fa riferimento.

Quella campagna elettorale la ricorderò sempre per le vicende politiche che l'hanno contrassegnata e che i cittadini attenti alle cose del Palazzo non hanno dimenticato. Spiace ora doverla ricordare anche per un titolo di giornale, quello cioè che i lettori prendono per buono. Come dire: oltre al danno le beffe.


Carlo MASCI"

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