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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Portanuova / Largo Pasquale Baiocchi

Due bombe carta esplose in largo Baiocchi dopo la denuncia dei residenti su spaccio di droga e degrado

A raccontare quanto accaduto è il presidente della commissione, Armando Foschi, che rinnova le proposte avanzate nel corso dell'audizione dei residenti per una maggiore sicurezza

Due bombe carta esplose in largo Baiocchi a Porta Nuova dopo che lunedì scorso i componenti della commissione comunale Sicurezza avevano ascoltato una delegazione di cittadini circa le problematiche di ordine pubblico.
A raccontare quanto accaduto è il presidente della commissione, Armando Foschi, che rinnova le proposte avanzate nel corso dell'audizione dei residenti per una maggiore sicurezza.

«Innanzitutto», spiega Foschi, «la trasmissione degli esposti al sindaco Masci e all’assessore Sulpizio affinchè si facciano portavoce del caso chiedendo l’immediata convocazione del comitato prefettizio per l’ordine pubblico e la sicurezza. Quindi il coinvolgimento del comandante della polizia municipale, Danilo Palestini per un rafforzamento immediato della vigilanza sul posto, mentre è evidente che, grazie al ribasso derivante dalla gara d’appalto, faremo in modo che la videosorveglianza con le nuove telecamere vengano estese anche in Largo Baiocchi e piazza dei Grue». 

Foschi evidenzia anche come i cittadini della zona siano tornati a denunciare non solo «i disagi derivanti dagli schiamazzi notturni, dalla presenza di decine di giovani, delle vere e proprie bande, che usano le panchine installate per lo svago diurno di anziani e famiglie, come sito privilegiato dei propri bagordi alcolici fino a notte tarda, ma i cittadini hanno anche denunciato episodi ripetuti, continui, quotidiani di spaccio di droga e di consumo in loco di sostanze stupefacenti, una compravendita che avverrebbe, a detta dei cittadini stessi, all’aperto, anche alla luce del giorno, senza alcun timore né scrupolo di essere scoperti o sorpresi in flagranza. Sicuramente porteremo le telecamere nelle due zone, ma è chiaro che la videosorveglianza può rappresentare un valido deterrente, ci aiuta a individuare chi si macchia di un reato una volta che si è verificato, ma in questa vicenda prima delle telecamere occorre il pugno di ferro delle Istituzioni, ovvero Questura e Prefettura».

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