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Martedì, 30 Aprile 2024
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Blasioli replica a Quaglieri sulle Naiadi: "Gli atti richiesti consegnati solo parzialmente, andrò personalmente a ritirare quelli mancanti"

Il consigliere regionale del Partito Democratico interviene dopo la replica dell'assessore Quaglieri sulla questione dell'affidamento del bando ventennale per la gestione delle Naiadi

Nuova controreplica del consigliere regionale Antonio Blasioli in merito alla questione dell'affidamento ventennale della gestione delle Naiadi al Club Aquatico, procedura contestata dal centrosinistra che ha parlato di scarsa trasparenza. L'assessore regionale Quaglieri aveva attaccato Blasioli definendolo poco informato sulle carte e le procedure:

"Il mio lavoro è finalizzato esclusivamente alla verifica degli atti e a garantire che la nuova gestione delle Naiadi preveda una durata ventennale e gli investimenti di cui la struttura necessita da tempo, al fine di scongiurare che non ci si ritrovi di qui a breve a prendere atto di un ennesimo fallimento. Oggi, ancora di più, sono convinto di quanto la confusione regni sovrana nel procedimento seguito dalla Regione Abruzzo. Se l’Assessore Quaglieri ritiene che non ci siano irregolarità, perché allora si è proceduto alla consegna di solo una parte degli atti? A cosa serve nascondersi dietro il termine dei 30 giorni? Se l’assessore non ha nulla da temere allora ci fornisca l’offerta tecnica, l’offerta economica, la fideiussione e tutti i documenti allegati, compresa la documentazione con cui i dirigenti della Regione, rivolgendosi ad Areacom, hanno messo nero su bianco, le criticità della procedura da loro riscontrate.

Visto che gli atti non mi vengono consegnati, giovedì mi recherò nella sede di Areacom per prenderli e visionarli di persona. Sottolineo che ad oggi nessun dirigente regionale ha dato seguito all’affidamento diretto frutto della procedura di Areacom. Apprendere dalla nota dell’assessore che ora si procederà alla convenzione ventennale senza aver revocato l’affidamento temporaneo - a cui gli uffici regionali competenti, sport e patrimonio, non avevano dato seguito né con la convenzione né con le necessarie variazioni di bilancio - la dice lunga sull’imbarazzo all’interno della maggioranza. Oltretutto questa dichiarazione, se confrontata con quella del Presidente Sospiri – secondo cui l’affidamento temporaneo con spese a carico della Regione sarebbe stato più che altro un modo per concedere del tempo necessario a far trovare pronta la struttura, in modo che l’affidatario potesse avviare prima i lavori -, finisce per rafforzare i dubbi da me sollevati invece che dirimerli."

Sulla normativa per l'affidamento d'urgenza, Blasioli ha spiegato che l'articolo 76 comma 2 lettera c del codice degli appalti prevede che, nella misura strettamente necessaria, quando per ragioni di estrema urgenza derivanti da eventi imprevedibili della stazione appaltante i termini per le procedure non possono essere rispettati, l’ente può procedere ad una procedura negoziata.

Secondo Blasioli nella procedura delle Naiadi manca:

"L’estrema urgenza. Gli atti ci dicono che, pochi giorni prima (27 luglio 2023) della scadenza fissata inizialmente per il 31 luglio 2023, Areacom ha prorogato i termini al 18 settembre. Se si fosse trattato realmente di estrema urgenza, come ci riferisce l’assessore, come si spiega il differimento dei tempi di un mese e mezzo? L’urgenza è sorta improvvisamente il giorno 27 luglio 2023? Quale catastrofico evento è intervenuto in quel breve lasso di tempo? Eventi imprevedibili: la Regione conosceva da oltre un anno la data di scadenza della precedente concessione delle Naiadi. Lo sanno gli uffici che l’hanno prorogata di un anno e lo sanno gli organi politici, ne erano a conoscenza Marsilio, Sospiri e addirittura l’assessore Quaglieri, tanto è vero che ripetutamente la Cgil li ha incontrati per chiedere di pubblicare il nuovo bando. Non devono essere imputabili alla stazione appaltante: questo è senza dubbio l’aspetto più ridicolo. Dato che è stato Areacom a prorogare la scadenza al 18 settembre, è evidente come il ritardo sia imputabile a quest’ultima, cioè alla stazione appaltante.

Forse l’assessore non è stato informato che era in corso una gara aperta? Mi premuro allora di informarlo. A mente della più volte richiamata lettera c del comma 2 dell’articolo 76 del Codice, la procedura d'urgenza è ammessa quando non si possono rispettare i tempi di svolgimento di una gara, mentre la gara in questione era indetta e chiaramente in corso, cosa che all'assessore forse non è chiara. Dunque, essendo in corso una procedura, occorreva chiaramente, prima di poter procedere d'urgenza, attenderne l'esito negativo."

Infine il consigliere è convinto che, una volta in possesso degli altri atti, emergeranno dettagli interessanti a a difesa dell’interesse di dipendenti, sportivi e collettività.

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