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Blasioli (PD) sulla distribuzione dei libri alla Biblioteca Provinciale

Il consigliere comunale PD Blasioli interviene sulla questione della distribuzione dei libri della biblioteca provinciale di Pescara

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Il Comune di Pescara ha tenuto venerdi 07 settembre, su richiesta del PD, la prima
delle due Commissioni cultura dedicate all’emergenza biblioteche chiuse a Pescara.

E’ stato ascoltato l’Assessore alla cultura della Provincia di Pescara Fabrizio Rapposelli,
mentre venerdì prossimo sarà la volta dell’Assessore alla Cultura regionale Federica
Carpineta per le problematiche della biblioteca Di Giampaolo, trasferitasi sulla Tiburtina e non
ancora riaperta alla cittadinanza.

Esprimiamo preoccupazione prima e rammarico poi, per quanto appreso oggi
dall’Assessore provinciale.

Rapposelli ci ha infatti ribadito che la distribuzione dei libri non è allo stata possibile
per la maggior parte dei volumi perché i locali in cui gli stessi sono riposti sono inagibili,
aggiungendo che si è venuti a conoscenza che detti locali sarebbero inagibili addirittura dal
1988. Ma, nonostante ciò, ancora oggi non ci ha saputo comunicare l’importo del progetto che
la Provincia ha sottoposto ai Vigili del Fuoco per la valutazione e la conseguente riapertura dei
locali ed il ripristino del servizio di distribuzione libri.

Una volta accettato il progetto occorrerà effettuare una variazione di bilancio per
reperire la somma che ancora nel bilancio 2012 non era stata prevista tra i capitoli, benché
la Provincia sia a conoscenza dei locali inagibili già dal dicembre 2011, quando il dirigente
interdì l’accesso ai locali contenenti i volumi.

Sono insomma trascorsi 19 mesi e la Provincia di Pescara del Presidente Testa
non ha ancora messo i fondi in bilancio, nonostante più voci ci confermino che la cifra
per la definitiva messa a norma dei locali dovrebbe aggirarsi intorno ai 70/100 mila
euro, irrisoria se si pensa al danno che si sta procurando a centinaia di studenti e se
si pensa che la Provincia di Pescara ha avuto un avanzo di amministrazione di circa 5
milioni di €. Solo nel mese di maggio 2012.

Senza voler fare inutili polemiche, l’unico dato certo, visto che l’Assessore
Rapposelli non si è voluto esprimere neanche sui tempi del ripristino del servizio, è
che i cittadini di Pescara e dell’intera area vasta costiera, gli universitari e i ricercatori
non possono accedere a ben 18 km di libri (lunghezza dei libri contenuti nel deposito
librario) perché la Provincia dopo 10 mesi non riesce a trovare la somma di €.
70.000,00/100.000,00 per una biblioteca che peraltro ha visto passare la sua dotazione
finanziaria da €. 129.000,00 nel 2009 ad €. 22.000,00 nel 2011 e la sua dotazione di
personale da sei bibliotecari specializzati a due.

Pescara è una piccola metropoli nel cuore dell’Italia, una città con grandi potenzialità,
vivace e in fermento, ma nella quale i cittadini da oltre cinque mesi non hanno la possibilità di
accedere ad una biblioteca.

Tutto questo sta accadendo a Pescara, dove i poli culturali e i luoghi d’aggregazione
sono stati cancellati dal centro della città per far spazio a nuovi negozi dalle vetrine
scintillanti, a innumerevoli bar e sale slot machine ed è emblematico della società in cui
viviamo.

Il grande economista Richard Florida ipotizza la crescita sociale con la teoria delle tre
T. Talento, Tecnologia e Tolleranza, mentre la filiera istituzionale della Regione Abruzzo, della
Provincia di Pescara e del Comune chiude le biblioteche e desertifica la città e il suo cuore, per
far più spazio alle già spaziosissime vie del commercio.

Il Consigliere Comunale PD

Antonio Blasioli

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