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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Blasioli (Pd) in visita nell'ospedale Covid: "La tac da 450 mila euro operativa solo al 20%"

Il consigliere regionale ha fatto visita all'ospedale dedicato al Covid dove è presente una tac a 128 strati che per vari motivi tecnici e logistici è praticamente quasi inutilizzata

Il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli si è recato in visita ispettiva nell'ospedale Covid di Pescara, per verificare la funzionalità della Tac a 128 strati. Il dispositivo è costato 450 mila euro ed è molto utile per la diagnostica radiologica, fu inaugurato nel marco 2021, e posizionato locale inutilizzato al seminterrato della palazzina rossa riservata ai pazienti covid, e dunque principalmente destinato a questi ultimi, che così non avrebbero dovuto transitare in radiologia e nelle aree pulite dell’ospedale di Pescara.

"Tuttavia, da quattro mesi a questa parte, a seguito dell’ordinanza regionale che ha disposto il dislocamento dei positivi dal Covid Hospital in aree dedicate individuate all’interno dei reparti del corpo centrale, gli esami dei contagiati vengono eseguiti nella radiologia centrale e la sezione radiologica del Covid Hospital è stata conseguentemente aperta a pazienti esterni. In questo lasso di tempo, ci riferiscono alcune fonti che gli esami eseguiti sarebbero solo un centinaio, mentre il Primario parla di circa 400 indagini radiologiche (riferite esclusivamente all’utenza esterna, non ai degenti), un numero, in entrambi i casi, davvero esiguo se si tiene conto del costo dell’apparecchio e della sua potenzialità: almeno 30 esami al giorno, e che comunque stiamo accertando formalmente. La criticità principale è di natura tecnica e risiede nell’impossibilità di svolgere esami con mezzo di contrasto, a causa dell’assenza di un respiratore automatico, indispensabile per sopperire ad eventuali emergenze. Allo scopo i tecnici erano stati perfino dotati dell’apposito iniettore per l’infusione del mezzo di contrasto, in comodato d’uso fino a dicembre e di fatto mai impiegato. In queste condizioni il macchinario ha una potenzialità ridotta al 20%, limitandosi a due-tre esami al giorno, peraltro per soli due giorni a settimana."

Secondo Blasioli, bisognava adeguare gli impianti per eseguire gli esami con contrasto, e per questo ha scritto alla Asl per conoscere quanti esami sono effettivamente stati fatti con il macchinario dal marzo 2021 a oggi, considerando i tempi d'attesa per una risonanza che sono lunghissimi con el nuove prenotazioni chiuse. Discorso analogo per le Tac con mezzo di contrasto, mentre per quelle che non lo richiedono la prima data utile risulta dicembre.

"È evidente che un apparecchio debitamente funzionante consentirebbe di erogare le prestazioni in tempi più rapidi rispetto a quelli previsti. Quali sono le intenzioni della direzione della Asl? La sezione radiologica del Covid Hospital verrà messa a disposizione stabilmente dei pazienti esterni? E soprattutto, come intendono intervenire affinché il macchinario lavori quotidianamente e a pieno ritmo? E in quali tempi?"

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