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Autostrade A24 e A25, botta e risposta tra Danilo Toninelli e Strada dei Parchi

Il ministro ai Trasporti attacca: "Lucrano sul bene pubblico". E il gestore replica: "Adesso ha superato i limiti istituzionali, sa benissimo che senza un Pef degno di questo nome gli aumenti dei pedaggi scatteranno per contratto"

È di nuovo tensione tra il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, e Strada dei Parchi dopo che ieri a Roma, vicino al Senato, c'è stata ancora una protesta per il caro pedaggi sulle autostrade A24 e A25. Toninelli si è così rivolto ai sindaci:

"Voglio dire loro che protestando contro il Governo si aiuta e si fa il gioco unicamente di Strada dei Parchi, il concessionario che gestisce da anni le due arterie autostradali e che ha lucrato su un bene pubblico al fine di arricchirsi".

Non si è fatta attendere la replica del gestore, che ha dichiarato quanto segue:

"I toni del ministro Toninelli travalicano i livelli istituzionali che caratterizzano i rapporti fra Governo e concessionario. Il ministro sa benissimo che senza un Pef degno di questo nome gli aumenti dei pedaggi scatteranno 'per contratto'. In 15 anni di attività SdP non ha mai distribuito utili ai propri azionisti. Che gli azionisti sono stati chiamati a sostenere le attività con aumenti di capitale di 200 milioni. Hanno versato 1,1 miliardi allo Stato e oltre 430 milioni di Iva e verseranno altri 900 milioni circa fino alla fine della concessione".

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