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Barriere autostrada A14 e traffico in tilt sulla Nazionale, Marsilio: "Solo la fortuna ha evitato tragedie"

A dirlo è il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in merito alle problematiche della viabilità lungo la Nazionale Adriatica causate dal divieto di transito in autostrada A14 per i mezzi pesanti

«Ci permettiamo di sollecitare con convinzione soluzioni alternative, nelle more di una definitiva messa a norma della struttura autostradale».
A dirlo è il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in merito alle problematiche della viabilità lungo la Nazionale Adriatica causate dal divieto di transito in autostrada A14 per i mezzi pesanti.

Il governatore definisce allarmante la situazione che si è venuta a creare lungo la strada Statale 16 tra Pescara e Pineto.

Questo quanto fa sapere Marsilio:

«La riunione del Cov (Comitato operativo viabilità), che si è svolta a Pescara ha messo a nudo le difficoltà e gli enormi disagi a cui l’intera collettività è sottoposta. Da responsabile regionale di Protezione Civile mi preme evidenziare che solo la fortuna ha evitato possibili tragedie. Lo testimonia la vicenda di due ambulanze che nella giornata di ieri sono rimaste imbottigliate nel traffico durante operazioni di soccorso ed emergenza. Vanno trovate soluzioni con urgenza perché anche la Protezione civile rischia di non essere in grado di garantire l’operatività in situazioni di emergenza. Bisogna infatti continuare a sperare nella clemenza delle previsioni meteorologiche, anche pochi centimetri di neve metterebbero in ginocchio l’intera area interessata dall’appesantimento del traffico, ad oggi già gravata da rischi per la salute pubblica a causa dell’inquinamento dell’aria e di quello acustico che si registra in queste ore. Ci permettiamo di sollecitare con convinzione soluzioni alternative, nelle more di una definitiva messa a norma della struttura autostradale. Rimodulare il transito sulla sede autostradale, riaprendola ai mezzi pesanti, con un prefissato limite di velocità e obbligo di distanze di sicurezza, a mio modesto avviso, sarebbe meno gravoso e rischioso rispetto all’attuale traffico bloccato a causa degli ingorghi che derivano dalle criticità sulla viabilità ordinaria. La diversa disciplina del traffico sottoporrebbe a minore stress gli stessi cavalcavia sotto indagine, oggi costretti a subire il peso di vetture ferme, e garantirebbe maggiore sicurezza».

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