Elezioni Regionali, astensione di Marsilio per il voto del decreto sui terremotati: è polemica

Si accende la polemica e lo scontro politico sul voto di astensione del senatore Marsilio, candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, durante il voto per il decreto sui fondi ai terremotati del Governo Gentiloni. A sollevare il caso il Pd, in particolare con Camillo D'Alessandro che ha duramente criticato Marsilio per quella scelta, parlando di un parlamentare lontano dai bisogni e dalle esigenze dell'Abruzzo ed in particolare dei terremotati.

D'Alessandro usa toni forti per attaccare l'esponente di Fratelli D'Italia:

“Marsilio abbia almeno rispetto dell’intelligenza degli abruzzesi e non ci venisse a raccontare che si è astenuto per il troppo amore che nutre per la nostra regione. È in questioni così delicate, dove governo e opposizione storicamente fanno squadra pur di tutelare il futuro di un territorio,  che dimostra di essere solo un paracadutato da Roma in cerca di una poltrona. Perché non ha semplicemente votato il decreto, che comunque garantiva un sostegno alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma, per poi presentare integrazioni e miglioramenti tramite degli emendamenti?

La verità è che in tutti gli anni della sua attività politica non una sola battaglia ha condotto a favore dell’Abruzzo. L’unica che ricordiamo, in cui comunque ha avuto un ruolo da comparsa, è quella contro lo spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina, che comunque è arrivata ben dopo la sua indicazione a candidato presidente"

LA REPLICA DI MARSILIO

L'esponente abruzzese del PD ricorda poi che Legnini, candidato alla presidenza del centrosinistra, era sottosegretario all'Economia con delega alla ricostruzione ed ha avuto un ruolo chiave nell'assegnazione dei 5,1 miliardi di euro inseriti nella manovra di bilancio 2014.