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Aggressione a Leo Nodari: le reazioni politiche

A seguito dell'aggressione subita da Leo Nodari, organizzatore del Premio Borsellino, avvenuta ieri mattina davanti la Provincia di Pescara, sono arrivate le reazioni ed i commenti dell'Italia dei Valori, degli Amici di Beppe Grillo e di Rifondazione Comunista

Nella mattinata di ieri l'organizzatore del Premio Borsellino, Leo Nodari, è stato aggredito da una persona, non ancora identificata, che gli ha tirato un pugno sul volto accusandolo di essere un "servo dei fascisti". L'episodio è avvenuto nel parcheggio della Provincia di Pescara, a pochi metri dalla manifestazione di protesta organizzata dagli Amici di Beppe Grillo ed alcune associazioni contro la partecipazione del senatore Gasparri alla conferenza sulla lotta alla mafia.

A seguito dell'aggressione, sono arrivate diverse reazioni e commenti riguardanti l'episodio.

L'Italia dei Valori, con il capogruppo Costantini, ha espresso piena solidarietà a Nodari, sottolineando come il suo partito abbia partecipato in maniera del tutto pacifica alla protesta davanti alla Provincia, ricordando come Salvatore Borsellino, fratello del giudice, abbia invitato lo stesso Gasparri a non partecipare al convegno, in quanto portavoce del senatore Dell'Utri.

Della stessa opinione Maurizio Acerbo, di Rifondazione Comunista, che sottolinea come anche il suo partito abbia partecipato in modo del tutto pacifico alla manifestazione davanti alla Provincia, che nulla ha a che fare con l'aggressione a Nodari, al quale esprime piena solidarietà, sperando in una rapida identificazione dell'aggressore. "Eravamo li per protestare contro la presenza di Gasparri che rappresenta una corrente politica al cui interno sono presenti indagati e condannati per vari reati, fra cui quello di mafia. Le stesse reazioni a caldo di Gasparri, confermano la tesi dell'attacco forsennato allo stato di diritto ed all'indipendenza della magistratura" conclude Acerbo.

Gianluca Vacca, esponente del movimento "Amici di Beppe Grillo" di Pescara, dichiara che il gruppo ha appreso dell'aggressione a Nodari intorno alle ore 12,30, e spera in una rapida identificazione del responsabile, in quanto sul posto erano presenti le Forze dell'Ordine e numerose telecamere di sicurezza. "Faccio presente che la manifestazione, pacifica e completamente estranea ai fatti violenti accaduti a Nodari, non aveva alcun colore politico; era un semplice grido ed una denuncia da parte di cittadini stanchi di vedere abusi di potere ed attentati alla libertà ed allo stato di diritto.
Ieri è accaduto anche un'altro episodio molto grave oltre all'aggressione a Leo Nodari: ci è stata negata la possibilità di entrare e partecipare ad un dibattito pubblico, senza alcuna ordinanza ufficiale, quindi con una forzatura da parte delle Forze dell'Ordine e della Questura di fatto illegittima." conclude Vacca.

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