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Aeroporto Pescara, il PD: "Lo scalo rischia di chiudere"

I consiglieri Diodati, Corneli e Marchegiani intervengono sulla questione dell'aeroporto di Pescara, criticando le scelte del presidente della Regione Chiodi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

 "Le scelte della giunta Chiodi stanno mettendo a serio rischio il futuro dell'aeroporto di Pescara". A lanciare l'allarme sono i consiglieri comunali di Pescara Florio Corneli, Giuliano Diodati e Paola Marchegiani, che puntano il dito anche contro il silenzio dell'amministrazion comunale guidata da Luigi Albore Mascia.
"Nel Piano dell'ex ministro Passera - spiegano i consiglieri - lo scalo pescarese è inserito tra le infrastrutture
aeroportuali di importanza nazionale ed è individuato come l'unico aeroporto per l'Abruzzo. Questo poteva rappresentare un'occasione importante per lo sviluppo dello scalo pescarese, solo che il governo regionale ce la sta mettendo tutta per decretare la sua fine.
L'aeroporto Liberi, che conta poco più di 500 mila passeggeri, come tutti gli altri scali italiani sta risentendo
della crisi economica. Per riuscire a sopravvivere deve fare ricorso al piano di marketing incontrando ogni anno numerose difficoltà per reperire dalla Regione i fondi necessari alla sua attività. Il governo regionale non fatica però a trovare le risorse per finanziare l'aeroporto aquilano, tra l'altro non compreso nel Piano Passera, stanziando a suo favore circa 900 mila euro attraverso il Fondo sociale europeo.

La giunta Chiodi - evidenziano Corneli, Diodati e Marchegiani - dovrebbe ponderare accuratamente le sue scelte in modo da evitare lo sperpero di denaro pubblico e la competizione tra due aeroporti
così vicini. La Regione invece di mettere in atto una politica mirata al riordino di un settore  strategico, favorendone lo sviluppo e l'efficienza, rischia di distruggere entrambi gli scali costringendoli a spartirsi un numero di utenti già molto ridotto. A questo punto pensiamo ci sia un disegno preciso e delineato che ha come vittima sacrificale Pescara.  A causa del governo di centro destra abbiamo perso l’uso del porto e il servizio ferroviario non solo non è stato interessato dall'alta velocità ma è stato notevolmente ridotto
rispetto al passato. A completare questo quadro desolante mancava solo l'aeroporto di Pescara a cui la giunta Chiodi ha deciso ora di dare il colpo di grazia. Di fronte a questa situazione - concludono - è sorprendente il silenzio dell'amministrazione comunale:  Pescara piange e la giunta Mascia tace!
".

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