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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Aeroporto, l’allarme di Foschi: “La Saga triplica i costi dell’affitto degli hangar e De Cecco se ne va”

L'ex consigliere comunale, oggi esponente dell'associazione ‘Pescara – Mi piace’, interviene sui nuovi abbandoni dell’aeroporto di Pescara: "Le voci circolavano da settimane negli ambienti tecnici e ormai saremmo al capitolo delle conferme"

“L’aeroporto di Pescara si prepara a nuovi adii eclatanti. Secondo voci accreditate sembra che il patron dell’impresa De Cecco, attualmente titolare in locazione di un hangar nello scalo d’Abruzzo per il ricovero del proprio mezzo privato, lascerà a breve la struttura dopo che la Saga, la società che gestisce i servizi a terra, avrebbe deciso di triplicare i costi dell’affitto, un provvedimento assunto all’improvviso, indisponendo tutti coloro che storicamente utilizzano quei manufatti, pronti a sbattere la porta e a trasferirsi altrove, lasciando a piedi non solo la Saga, pronta a rinunciare a un reddito garantito, ma anche l’aeroporto stesso”.

Lo ha rivelato Armando Foschi, ex consigliere comunale oggi membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che ha reso noti i rumors che rimbalzano intorno all’aeroporto d’Abruzzo. Foschi chiede alla Regione Abruzzo se sia in grado di confermare o meno tale attività posta in essere dalla Saga, e, in caso affermativo, come intenda intervenire per evitare di privare lo scalo aeroportuale di presenze importanti sotto il profilo finanziario.

“Le voci circolavano da settimane negli ambienti tecnici e ormai saremmo al capitolo delle conferme – ha spiegato Foschi – In sostanza la Saga si preparerebbe a rimettere a bando la concessione dei propri spazi in gestione all’interno del sedime aeroportuale, a partire dagli hangar. Peccato che in tale procedura abbia visto una ‘gallina dalle uova d’oro’ da spremere sino al midollo e abbia deciso di triplicare letteralmente i canoni di locazione, un aumento improvviso e inatteso, peraltro di difficile applicazione per uno scalo che, al di là dei numeri estivi, ha visto ridursi con gli anni presenze e voli di livello internazionale, fatta eccezione della compagnia RyanAir, una presenza che comunque non riesce a garantire la solidità dei bilanci aeroportuali costringendo la stessa Regione Abruzzo a continue e costanti trasfusioni di denaro sotto forma di ricapitalizzazioni, più volte contestate sotto il profilo amministrativo e politico”.

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