Parcheggi a Pescara, la Fiab: "Prendiamo esempio da Bologna"
I ciclisti della FIAB di Pescara tornano a chiedere nuove soluzioni sostenibili per il problema parcheggi e mettono in evidenza la realtà di Bologna, da prendere come esempio
Pescara come Bologna, con grandi Hub di scambio fra auto e mezzi pubblici agli ingressi della città, incentivando in questo modo l'uso di mezzi pubblici e bici ed allontanando le automobili dal centro. La Fiab prende come esempio il capoluogo emiliano per tornare sulla questione parcheggi in città.
Il sistema dei parcheggi di scambio a Bologna prevede circa 10 hub, di cui la metà riservata agli abbonati e l’altra metà è disponibile per tutti. I parcheggi non sono ovviamente situati al centro della città, ma dislocati in zone strategicamente utili per intercettare e spegnere il traffico.
In ogni area, entrata e uscita sono controllatI con la sbarra e c’è un presidio dedicato, automatizzato H24. In ogni parcheggio c’è almeno una fermata dell’autobus, in alcuni sono previste anche tre line urbane. Ogni parcheggio è provvisto di sistema di bike sharing, sia quello vecchio, station based, che quello nuovo, a flusso libero. C’è poi anche chi arriva al parcheggio portandosi dietro direttamente la propria bicicletta.
Veniamo alle tariffe. Il costo è di 0,60 € ogni ora oppure 5 euro per 24 ore. Nel caso si tornasse al parcheggio dimostrando di aver utilizzato il mezzo pubblico, e quindi presentando il biglietto obliterato, si ha diritto al parcheggio gratuito per quella giornata, che si traduce nel costo del biglietto del bus che è di 1,30 €.
Ecco, questo si chiama incentivare il trasporto pubblico urbano e disincentivare l’uso dell’auto. Invece a Pescara, per la strada parco, si è deciso di fare il contrario: far parcheggiare tutti su un’area ad uso ciclopedonale, e far viaggiare gli autobus di TUA, diciamo, … più leggeri?