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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mobilità sostenibile a Pescara, Pescarabici fa il punto della situazione

Pescarabici interviene in merito alla situazione relativa alla mobilità alternativa a Pescara e dintorni negli ultimi mesi, a 100 giorni dall'insediamento della giunta Alessandrini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Dalla data di insediamento della nuova amministrazione comunale, il 16 giugno scorso, il 24 settembre sono passati i famosi primi 100 giorni di governo della città. Non tocca a noi fare il bilancio dell’attività svolta dal rinnovato esecutivo. Proviamo invece a riflettere sulla nostra, da allora ad oggi. Siamo arrivati a ridosso della scadenza elettorale del 2014 con un documento di assunzione di impegno, i 10 punti irrinunciabili, che abbiamo sottoposto a tutti i candidati alla carica di sindaco e che quasi tutti all’epoca sottoscrissero, tra cui chi poi si è aggiudicato la competizione.
Cosa chiedevamo in quel documento? In sintesi poche cose, anche se di rilievo: di dare il segno di una nuova attenzione al tema della mobilità sostenibile, ciclistica in particolare (completamenti e adeguamenti di opere), di cominciare a ragionare sugli strumenti amministrativi gestionali da adottare per rimettersi in carreggiata rispetto alle normative nazionali e locali vigenti in materia (strumenti di piano), di avviare le procedure per dotarsi di alcuni strumenti operativi interni (uffici e funzioni dedicati), e di darsi degli obiettivi di finanza, sicuramente non facili, da dedicare in maniera strutturale al sostegno della mobilità nuova.
Tutto questo, ovviamente, lo verificheremo nel tempo, evitando di dare oggi giudizi frettolosi su situazioni in divenire che dovranno/potranno trovare la loro più corretta collocazione solo in un contesto più generale.
Non staremo però a guardare. La nostra attività di promozione della mobilità nuova, infatti, continua e si arricchisce di nuovi tasselli.
Con la conferenza di Francavilla di fine giugno, che abbiamo voluto caricare di una prospettiva di sviluppo a partire dal titolo: “La bicicletta, fonte di lavoro e di benessere”, siamo riusciti a coinvolgere, grazie anche alla collaborazione del Coordinamento Abruzzese Mobilità Sostenibile, le maggiori rappresentanze degli organismi decisionali della politica abruzzese, dal piano regionale a quello locale.
In quella occasione sono stati assunti diversi impegni, che abbiamo registrato e su cui vigileremo.
La “notte bianca delle biciclette”, libera pedalata svoltasi in notturna il primo agosto in collaborazione con AVIS, ha visto la partecipazione di centinaia di ciclisti: è stata l’occasione per vivere il tema della sicurezza, in particolare della visibilità, soprattutto notturna, ma con la consapevolezza di dover prestare la medesima attenzione anche a quella diurna.
Il nostro ultimo evento di settembre, Day Bike Day, ha registrato un’attenzione diffusa e ormai consolidata da parte dei cittadini e, da quest’anno, il coinvolgimento di diversi operatori commerciali. L’evento si è svolto all’interno della Settimana europea della mobilità sostenibile, come la “biciclettata di area vasta”, curata da un panel di associazioni locali, evento a cui più di una amministrazione comunale ha dato il patrocinio.
Continueremo così, con le nostre iniziative e le nostre segnalazioni, a partire già dal mese di fine novembre quando, proprio a Pescara, si svolgerà la Conferenza nazionale dei Presidenti delle associazioni aderenti a FIAB.
I “10 punti irrinunciabili” sottoscritti dalla nuova Amministrazione rappresentano per noi il metro di misura e il terreno di confronto sulla politica prossima e futura della mobilità urbana comunale, soprattutto perché condivisi nel programma di mandato della stessa.
Portare in cinque anni la componente modale del traffico sostenibile a valori del 50%, di cui il 25% ciclistico e il resto legato a TPL costituisce a nostro avviso lo snodo strategico del decalogo, a cui conformare le scelte future di politica della mobilità futura.
Mettere in campo tutte le misure in grado di sostenere questo processo è basilare, ma ciò deve avvenire all’interno di un piano ovvero di linee programmatiche propedeutiche agli interventi, soprattutto quelli di grande respiro.
Su questo ci aspettiamo che l’Amministrazione intraprenda quanto prima azioni chiare ed efficaci, facendosi portatrice di dette istanze innovative anche nei confronti delle adiacenti realtà comunali, e che queste azioni riempiano gli oltre 1700 giorni che restano fino alla fine del mandato. I primi 100 sono già passati.

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