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Martedì, 23 Aprile 2024
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Mobilità nella fase 2 del Coronavirus, l'appello dell'Aci Pescara: "L'auto non è il male assoluto, servono proposte concrete"

Il presidente Sartorelli auspica che dal mondo degli amministratori pubblici arrivino proposte ed indirizzi concreti per rivedere l'intera mobilità urbana per il periodo della ripartenza post lockdown

Riorganizzare e concepire in modo nuovo, adatto alla nuova fase di riapertura post lockdown, l'intera mobilità urbana senza criminalizzare l'uso dell'auto, che non è il male assoluto come dimostrato anche dai dati relativi all'inquinamento dell'aria. Lo ha detto il presidente dell'Aci Sartorelli intervenendo in merito al dibattito sugli spostamenti e mobilità nella fase 2 del Coronavirus, che a breve dovrebbe partire.

Da giorni sono stati aperti tavoli di discussione per capire come adattare il sistema di trasporto pubblico, privato e la mobilità sostenibile al ritorno verso la normalità, e secondo l'Aci in questa fase occorre ridurre la domanda di mobilità per dar tempo al trasporto pubblico di adeguarsi ed a quello privato di rinnovarsi, con un ipotizzabile aumento dell'uso di mezzi privati come auto, scooter, moto, bicicletta e monopattino.

TRASPORTO PUBBLICO A PESCARA NELLA FASE 2: LE PROPOSTE DI TUA E DEL COMUNE

Gli amministratori pubblici, sia delle società di trasporto che degli enti, devono dare indirizzi e proposte concrete che poi saranno valutate dalle varie parti coinvolte che offriranno i propri suggerimenti.

L’auto non è il male assoluto, bisogna saper gestire la mobilità con provvedimenti che consentano al privato di muoversi liberamente laddove non è possibile usufruire di un diverso servizio pubblico o con mezzi di mobilità alternativi. Non servono commissioni o task force, si tratta di comunicare alla cittadinanza cosa intende fare l’Amministrazione per affrontare nel migliore dei modi la ripartenza. Quello che però non possiamo accettare è la teoria che vede l’esistenza di un’unica imputata: l’auto.

Anche perché, come tutti hanno potuto notare e come noi sosteniamo da sempre, responsabile principale dell’inquinamento della nostra città non è l’auto, se è vero che in questo mese di traffico quasi nullo le centraline dell’Arta hanno registrato valori al di sopra del consentito.

L'Aci prosegue sostenendo che questo è il momento delle opportunità, per bilanciare  e rendere efficiente tutto il sistema di mobilità, con piste ciclabili ben definite e collegate, zone pedonali curate e restrizioni al rilascio di permessi di sosta, ed una gestione del parcheggio dell'area di risulta ottimale grazie a varchi con sistemi tecnologici e segnalazione visiva dei posti disponibili. L'associazione si dice pronta a dare il proprio contributo.

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