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Sabato, 20 Aprile 2024
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Società Chimica Bussi, inaugurato il nuovo impianto. In arrivo finanziamento di Invitalia

Società Chimica Bussi: inaugurato il cantiere per la costruzione di un nuovo impianto. Nell’occasione è stato annunciato il Contratto di Sviluppo Invitalia che finanzierà con 15 milioni di euro la costruzione di ulteriori impianti

Il prossimo traguardo della Società Chimica Bussi S.p.A.(SCB) è rappresentato dalla realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di PAC (policloruro di alluminio), finalizzato all’ingresso nel mercato strategico della depurazione delle acque.

L’evento inaugurale del cantiere si è tenuto ieri, presso lo stabilimento, alla presenza del vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, del senatore Nazario Pagano, del deputato Antonio Martino, del presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, del sindaco di Bussi sul Tirino, Salvatore Lagatta, del direttore generale dell’Arta Abruzzo, Francesco Chiavaroli, dei sindacati abruzzesi Cisl, Uil e Cgil, rappresentati rispettivamente da Donatino Primante, Giovanni Cordesco e Domenico Ronca.

«Il piano industriale della SCB è incentrato sulla sostenibilità finanziaria, sociale e ambientale – ha commentato il vicepresidente Lolli – Pensare all’ambiente non è soltanto una scelta etica ma intelligente. Siamo di fronte ad un’eccellenza e ad un’industria che vuole fare business in modo responsabile».

Nel corso dell’evento inaugurale, inoltre, l’ad della SCB Domenico Greco ha annunciato l’intervento di Invitalia che, lo scorso 31 marzo, ha approvato la proposta di Contratto di Sviluppo presentata dalla SCB. Un finanziamento di 15 milioni di euro finalizzato alla costruzione di ulteriori impianti per il completamento della gamma nel segmento del trattamento delle acque.

«Un’opportunità – ha precisato Greco – che ci consentirà sia di portare a termine quanto previsto dal piano industriale 2017-2026, sia di concretizzare una “strategia a impatto”, che vuole porsi come un nuovo modo di fare industria».

Partecipata da agosto 2016 dall’imprenditore Donato Todisco, leader nel settore chimico, e da Domenico Greco, manager con una vasta esperienza nell’ambito dei progetti di rilancio nello specifico settore, SCB ha messo a punto la cosiddetta “strategia a impatto”. Tale strategia pone le linee guida per un possibile nuovo modello di sviluppo per l’intero comparto chimico, individuando un percorso virtuoso attraverso tre capisaldi: responsabilità, sostenibilità e innovazione.

Responsabilità nei confronti del passato, con funzione di riparazione. Nel caso della SCB, questa consiste nel nuovo impianto TAF (trattamento acque di falda). Responsabilità significa anche prendersi cura del territorio e, proprio per questo, la Società ha firmato un protocollo di collaborazione con la cooperativa Il Bosso.

Sostenibilità dal punto di vista dei consumi energetici. All’interno dello stabilimento, infatti, la produzione di energia idroelettrica e l’installazione di centrali di trigenerazione consentiranno un elevato grado di autosufficienza, mentre l’utilizzo delle materie prime andrà nella direzione dell’economica circolare.

Innovazione di processo, con l’obiettivo di avere impianti sempre più sicuri ed efficienti e, di prodotto, con la finalità di sviluppare, attraverso le proprie produzioni, un positivo impatto sull’ambiente e sulla società. In quest’ottica, SCB porta avanti l’industrializzazione di prodotti e sistemi di depurazione acque, e la sperimentazione sull’idrogeno finalizzata alle applicazioni nella mobilità sostenibile.

L’obiettivo della SCB, inoltre, è quello di raddoppiare la produzione ed avere un equivalente effetto sulla manodopera diretta impiegata nel sito. A questa, si andrà ad aggiungere quella occupata nelle ditte del territorio, alle quali sono e saranno appaltati i lavori di costruzione dei nuovi impianti.

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