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Rifiuti a San Donato, Odoardi: "Abitudini incivili difficili da sradicare"

Giancarlo Odoardi ci ha inviato una segnalazione con foto riguardante lo stato di un cassonetto via Fontanelle Vecchia a San Donato. "Sono i cittadini che per primi devono eliminare le cattive abitudini"

Me n'ero andato. Ci sono tornato indietro per fare una foto a quest'isola ecologica, se così si può dire, di Via Fontanelle Vecchia, zona San Donato. Di foto di cassonetti con il coperchio tenuto sollevato con gli oggetti più disparati (una volta c'hanno messo una tastiera di computer, un'altra una racchetta da tennis) ne ho tante, ma questo mi ha incuriosito. Il cassonetto è quello dell'indifferenziato, tenuto aperto con una cassetta con dentro ancora mazzetti di bietola. La cassetta è un classico "mercatale" di legno, e la bietola è un rifiuto organico che, nel 2015, non può ancora andare insieme all'indifferenziato. Questa scena è una sorta di corto circuito, che disorienta la logica e la ragione: come dire, una interferenza concettuale di servizi e uno stridore di flussi merceologici! Quando trovi una scena così pensi: "Ma da che parte cominciare a rimettere le cose nel verso giusto?"
E il contorno non fa che peggiorare le cose: nonostante "l'isola" sia dotata di cassonetti per tutte le frazioni più frequenti, carta e multi materiale (anche se pesante, cioè compreso il vetro), cioè il servizio c'è, tutto è cosparso disordinatamente nei dintorni: buste con altro organico, con bottiglie di plastica e di vetro, mobilio, lastre frantumate, vestiario, tubi, ecc., e il cassonetto della carta, malconcio e col coperchio rigorosamente aperto, dentro ha un po' quello che capita. Oltre che fotografare e segnalare, un cittadino che può fare? Chi paga per tutto ciò?

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