Al Florian, dal 19 al 22 settembre, la rassegna teatrale "Scenari europei"
Al via l'edizione 2019 di "Scenari Europei", festival organizzato dal Florian Metateatro di Pescara con la Direzione artistica di Giulia Basel e Massimo Vellaccio. La rassegna, giunta al suo quinto anno, si terrà dal 19 al 22 settembre con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e, come sempre, sarà dedicata ai giovani e ai molteplici linguaggi dell’arte: Teatro, Musica, Performance, Videoarte.
Ognuna delle quattro serate del Festival vedrà tre eventi: uno spettacolo in prima serata, un intermezzo video o musicale e un secondo spettacolo. La serata verrà chiusa dall’incontro con gli artisti, in un dialogo aperto e mai scontato tra le compagnie e il pubblico, a cura di Massimo Vellaccio, membro del Direttivo e dell'Osservatorio Critico del Premio Scenario, e con Pippo Di Marca, Maestro del Teatro di Ricerca, Condirettore del Florian Metateatro, e Paolo Verlengia, critico e studioso di teatro.
Giovedì 19 settembre alle 22 la compagnia Le Ore Piccole sarà in scena con Chiara Arrigoni, Andrea Ferrara e Massimo Leone per lo spettacolo "Audizione". La pièce teatrale, scritta da Chiara Arrigoni, ha visto Massimo Leone aggiudicarsi il Premio al Miglior Attore al Teatro dell’Osso di Napoli.
In un piccolo scantinato si sta svolgendo un’audizione per un misterioso incarico che può fruttare, in una sola sera, centomila euro. Il requisito fondamentale dei partecipanti è uno: essere sieropositivi. Tra i due contendenti, Sarah e Miguel, solo il più motivato – o il più disperato? – riuscirà a conquistare il posto e a dimostrare all’esaminatore, il Signor T., di essere in grado di superare ogni senso di colpa.
Lo stile della messa in scena si affida a un realismo crudo ed essenziale: nella recitazione, nelle scelte di regia, nella scenografia. Uno spaccato sulla disperazione dove tutto accade in poco tempo, nello stesso luogo, in medias res: una situazione claustrofobica che il pubblico origlia di nascosto.
Le gerarchie tra i personaggi sono chiare: un esaminatore dietro al tavolo, due candidati dalla parte opposta della scacchiera, sottoposti a un’osservazione impietosa e a un interrogatorio crudele che sa di routine. La scena è illuminata da una luce fredda al neon che abbruttisce e fa sentire i candidati più nudi, più vulnerabili, più soli.