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Teatro Centro

“Scegli una carta”, Di Battista fa centro ancora una volta con la sua comicità confidenziale

L'artista romano ha fatto divertire il pubblico del teatro Massimo durante la tappa pescarese del suo ultimo spettacolo. E nel finale non è mancata una lacrimuccia, con la dolce poesia dedicata alla madre scomparsa tanti anni fa

Ha riempito il Massimo, ieri sera, con la sua comicità schietta e confidenziale Maurizio Battista, tornato nuovamente a Pescara, città che lo ha sempre accolto con grande entusiasmo.

Scegli una carta”, questo il titolo del suo ultimo spettacolo, ha messo ancora una volta in scena le storie vere, di vita vissuta, che l'ex barman ama raccontare al suo pubblico come se si fosse non in un teatro, ma a casa di amici, tutti raccolti ad ascoltare il mattatore con i suoi aneddoti tanto divertenti quanto autentici.

Battista coinvolge direttamente i presenti chiamandoli per nome, sciorinando una catena di pungenti critiche al rapporto di coppia e incisivi buoni propositi suggeriti da chi sa leggere la realtà del quotidiano. 

La “vivace romanità” che lo contraddistingue gli permette di sbilanciarsi in una giungla di controsensi e incongruenze per parlare delle varie disavventure che gli sono capitate: dalla sua visione della cucina "gourmet" al maldestro rapporto con i medici cui si rivolge per curare gli acciacchi, passando per i giornalisti intellettuali che gli chiedono di descrivere la propria "drammaturgia", parola di cui non conosce il significato anche perché lui sul palco si propone sempre all'insegna della semplicità e della leggerezza. 

E nel finale non manca una lacrimuccia, con la dolce poesia dedicata alla madre scomparsa tanti anni fa. Insomma, Maurizio Battista è goduria pura, simpaticamente anarchico e apparentemente senza copione. D'altronde la gente lo ama per questo.

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