“Not here not now” al Florian Espace venerdì 13 e sabato 14 maggio
Il Florian presenta, per Teatro D’Autore e altri linguaggi, venerdì 13 e sabato 14 maggio, “Not here not now” di e con Andrea Cosentino, regia Andrea Virgilio Franceschi, video Tommaso Abatescianni. Andrea Cosentino, attore e autore di origine abruzzese con un passato da comico (anche televisivo), porterà in scena il suo ultimo lavoro: 'Not here, not now'.
Un one man show per un artista che scrive per se stesso e su se stesso un assolo polifonico gonfio di carattere e ironia. Andrea Cosentino approfondisce quel rapporto tra l’arte e la vita che è il suo reale campo d’indagine e in “Not here, not now” ragiona – e ci fa ragionare – in modo straordinariamente intelligente sulle relazioni intercettabili tra performance, teatro ed esistenza umana. Il suo modo di operare è un modo giocoforza sghembo, rovesciato, comico.
Un modo che accosta la cauta fisicità del mimo all’istrionismo dell’attore volutamente eccessivo, la sagace (auto)ironia del clown alla semplicità lirica della marionetta, le linee aperte del cabaret al racconto biografico della narrazione, il senso del ridicolo di Chaplin alla malinconia di Lecoq, la romanità di Petrolini alla prossemica burattinesca di Totò. Dietro tutto questo materiale si nasconde ovviamente lui, Cosentino. Con la sua storia di figlio e di padre.
Con la sua tartassante indagine sul senso dell’essere artisti oggi. Un incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio del corpo come testimonianza estrema. Marina Abramovic dice: il teatro, il cinema, l’arte sono limitate, essere spettatori non è un’esperienza. L’esperienza bisogna viverla. “Theatre is very simple: in theatre a knife is fake and the blood is ketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood”.
Il resoconto di un’esperienza attiva con Marina Abramovic, sotto forma di dramoletto polifonico. Un assolo da stand up comedian per spettatori fatalmente passivi e programmaticamente maltrattati, con pupazzi parrucche martelli di gomma e nasi finti. E ketchup, naturalmente. Dissacrante, ironico, irriverente, tutto questo e molto altro è Andrea Cosentino, affermato attore, autore e regista di quella che il critico Nico Garrone aveva definito la non-scuola romana.
Un Andrea Cosentino capace di capovolgere il silenzio del pubblico in risate a ripetizione Dopo lo spettacolo, per “Incontri a teatro” seguirà un colloquio con la compagnia. E’ consigliata la prenotazione.