Risate assicurate con 'Lu' Mbise' e la compagnia I Marrucini
Domenica 26 maggio a Pescara grande teatro dialettale con una commedia tratta dall’omonima poesia di Modesto della Porta. In scena la compagnia 'I marrucini', con libero riadattamento e regia di Antonio Potere.
Modesto Della Porta, sotto la scorza del poeta comico e satirico, può essere considerato poeta del dolore sofferto con l'umiltà e la rassegnazione della gente che sa stringere i denti. Si è sempre intesa la profonda serietà morale e artistica di chi, mai smaliziato dall'uso delle contaminazioni pseudo-letterarie, è rimasto ancorato alla psicologia elementare del popolo, che sa afferrare le verità grandi senza peraltro starle inutilmente a spiegare con sterili ragionamenti filosofici.
Il riso serve a deformare, per una nobile e riguardosa reticenza, gli aspetti più crudi dei patimenti umani. Nella poesia "39 (Lu 'mbise)" a rendere attuale l'opera è il fatto che i temi dominanti sono l'emarginazione sociale di Carmine, lo sfortunato protagonista; il vuoto morale nella vita dell'avvocato e di sua moglie; l'arrivismo senza scrupoli, nell'ambiente circostante.
In definitiva si è cercato di mettere in scena i drammi, le satire, le amarezze, le gioie fugaci che convergendo nell'opera del poeta abruzzese, delineano quasi un universo in miniatura. I mezzi espressivi della regia (ritmo di recitazione, scelta dei commenti musicali, suggerimenti di mimica) mirano al tentativo di estrapolare il lavoro da un ambito prettamente regionale per tentare di collocarlo in un più ampio contesto culturale.