"La Beauté du Diable", Koffi Kôkô al Circus venerdì 6 marzo
Appuntamento imperdibile venerdì 6 marzo alle ore 21 presso il Cineteatro Circus di Pescara con “La Beauté du Diable”, l’ultima opera solistica del grande danzatore e coreografo Koffi Kôkô, produzione presentata all'8a edizione del Festival Internazionale di danza contemporanea della Biennale di Venezia.
Si tratta di uno spettacolo in gran parte di improvvisazione, un percorso sciamanico che ci fa viaggiare attraverso lui ma riconducendoci a noi stessi, attraverso l’uso del corpo fa in modo di coinvolgere gli spettatori facendoli riflettere sulla scissione tra mente corpo e anima.
E' un assolo accompagnato dalle percussioni di tre musicisti di livello internazionale, Achille Acakpo, Janos Crecelius e Moussa Coulibaly, che suoneranno dal vivo sul palco del teatro. Ne “La Bellezza del Diavolo” l'artista si confronta con la concezione dualistica del Bene e del Male propria della visione del mondo giudaico-cristiana. Koffi Kôkô, provenendo da una cultura in cui, al contrario, questi due aspetti sono considerati inscindibili, si interroga su tale paradosso, cercando e proponendo nuove prospettive e nuove risposte.
'La Beautè du Diable' è un monito di riflessione sulla natura del male nell’essere umano che parte dal profondo cuore dell’Africa e che instaura un ponte tra oriente e occidente in cui le credenze sciamaniche si intrecciano con le più dogmatiche credenze religiose. L’opera è stata presentata in anteprima nel 2011 al Festival Internazionale della Danza di Friburgo e da allora, con successo, è stata riproposta in più occasioni.
Esponente di punta della nuova danza africana, Koffi Kôkô conduce nei suoi lavori una ricerca spirituale e insieme artistica ed è considerato, oggi, l’apripista della scena moderna della danza africana in Europa, che trova espressione in un’originale sintesi tra radici nere e cultura occidentale. In nome della sua filosofia, dei suoi valori spirituali e di numerosi incontri artistici con grandi nomi tra cui Patrick Dupont, Shiro Daimon, Pierre Doussaint, Maria Carmen Garcia avvenuti nel corso della sua carriera, sviluppa una danza felina che fonda le proprie basi sugli elementi della natura (aria, acqua, fuoco, terra e ferro), sulla loro energia e vitalità in una dimensione fortemente pregna di universalità.