"Giusto la fine del mondo" di Jean Luc Lagarce al Florian Espace
Graditissimo ritorno a Pescara degli Atto Due/Murmuris, la compagnia fiorentina che l'anno scorso ci ha “deliziato” con “Il Migliore dei Mondi Possibili” e che quest'anno ci propone un'opera firmata dallo stesso autore che abbiamo avuto modo di apprezzare due anni fa nello spettacolo “Le regole del saper vivere”: venerdì 20 e sabato 21 aprile al Florian Espace va in scena Giusto la fine del mondo di Jean Luc Lagarce, traduzione di Franco Quadri, regia di Simona Arrighi e Laura Croce, con Sandra Garuglieri, Luisa Bosi Laura Croce, Riccardo Nobili, Roberto Gioffrè, a cura di Silvano Panichi.
Per “L’Europa è qui”. Lagarce, il secondo autore più rappresentato in Francia dopo Molière, non è mai riuscito a vedere in vita – data la sua morte prematura avvenuta all’età di 38 anni per Aids – un allestimento di almeno una delle sue venticinque opere. In Giusto la fine del mondo (1990), opera scritta prima che lo stesso autore sapesse di essere sieropositivo, Lagarce racconta con estrema delicatezza e discrezione la storia di uomo di nome Louis - malato di Aids e prossimo alla morte - che dopo essere stato lontano da casa per diversi anni, torna per comunicare ai suoi familiari la notizia della sua malattia e della sua imminente morte.
Ad aspettarlo trova la madre vedova, i due fratelli Antoine e Suzanne, e la cognata Catherine. Louis andrà via la stessa sera, senza aver comunicato ai suoi la ‘mera’ notizia. Una pièce che racchiude nell’epilogo sommesso di Louis tutta l’incomunicabilità della parola che diviene portatrice di solitudini incapaci di urlare, di dire, di fare.