Al Bagno borbonico va in scena la trilogia del Teatro Immediato, si parte con "Caprò"
Un esperimento unico in città: da questo weekend fino a Natale, tutte le domeniche pomeriggio nel Bagno Borbonico del Museo delle Genti d'Abruzzo, andrà in scena uno degli spettacoli che compongono la fortunata trilogia sul "destino e le destinazioni" del Teatro Immediato, la compagnia diretta da Edoardo Oliva.
Si parte domenica 7 ottobre alle 18 con lo spettacolo più conosciuto del lotto, nonché il primo della serie, "Caprò", portato in giro con successo in importanti festival e teatri italiani. Il monologo straziante, la tragedia di un "uomo qualunque" (interpretato da Edoardo Oliva) all'ombra della grande emigrazione italiana di fine Ottocento. Una rappresentazione intensa e affilata, che è valsa a Oliva e al suo socio-autore Vincenzo Mambella recensioni entusiastiche. Un successo senza precedenti per la prosa d'autore abruzzese.
Domenica 14 ottobre alle 18, al Museo delle Genti, toccherà invece a "Sutor", legato a filo doppio a Caprò. Scritto e interpretato da Vincenzo Mambella insieme a Edoardo Oliva, che ne cura anche la regia, Sutor è una giornata dentro la vita, apparentemente normale, di due fratelli calzolai, spiati nella loro intima solitudine mentre costruiscono e riparano metafisiche scarpe: strumenti di percorsi e passaggi di quell’umanità in cui hanno scelto di stare ai margini. Dalla fissità delle loro postazioni, chini sulle forme e sugli attrezzi, tagliano, cuciono, battono, limano: pelli, tacchi, suole ma anche visioni, dubbi, certezze sulla vita e i suoi misteri. Fondamentali, anche in questa messa in scena, il lavoro dello scenografo Francesco Vitelli, pietra d'angolo del Teatro Immediato.
Domenica 21 ottobre alle 18, sempre nel Bagno borbonico del Museo delle genti, sarà la volta di “Gyneceo”, di Vincenzo Mambella, regia di Edoardo Oliva. Tre donne si rincontrano per tenere fede a una promessa fatta in passato: preparare insieme il sugo per il giorno di festa seguendo i dettami della tradizione. Ma pian piano, tra le mura di una cucina, un “gineceo” appunto, quella ritualità diventa lo sfondo di facezie, ricordi, litigi e confessioni, ma soprattutto il pretesto per riannodare i fili delle loro esistenze.
A seguire, e fino a Natale, i tre spettacoli della trilogia saranno proposti tutte le domeniche in modo alternato. Data l'esiguità dei posti a disposizione, è consigliabile la prenotazione al 333/6530249.